
AFFOLLAMENTO CARCERI – Un colpevole, un lavoro di investigazione e infine uno o più arresti. Questo è quello che accade in tutto il mondo o per lo meno dovrebbe accadere. La giustizia rende le società ‘civili’ e senza questa mancherebbero i binari della morale. Ogni giorno tanti sono gli arresti ma il motivo è sicuramente da ricondurre al fatto che numerosi sono i crimini commessi. Le carceri da anni sono affollate e spesso le riduzioni della pena sono in rapporto anche a questo oltre che per la buona condotta del malvivente.
Ora immaginiamo un Paese costretto a rimettere in strada tutti coloro che spesso, faticosamente, sono stati messi dentro, dietro lavoro delle forze dell’ordine. Quesato quanto avverrà in Italia, dietro decisione del consiglio dei ministri, che ha varato nella giornata di ieri un decreto legge del ministro della Giustizia Paola Severino per evitare che le carceri siano affollate, con la liberazione di 3.300 detenuti.
Secondo tale decreto , oltre a un investimento di circa 57 milioni di euro, sarà possibile scontare il resto della pena, pari ai 18 mesi; per tutti i condannati fino ai quattro anni si ricorrerà alla “messa alla prova” (ossia condizione di osservazione del colpevole).
Intanto la manovra di Mario Monti oltrepassa il primo ostacolo della Camera con 402 consensi, 75 contrari e 22 astenuti. Tradotto in fiducia politica significa che il consenso intorno all’esecutivo tecnico e al decreto ‘salva Italia’ si sgretola di giorno in giorno e ad evocare elezioni anticipate non sono più soltanto Lega Nord e Idv, ma anche Pdl e Pd. Di certo l’attuale governo gode di un’ampia maggioranza, ma in Parlamento si avvertono scricchiolii sempre più insistenti
Redazione online