Il Financial Times elogia Marchionne: “Il più importante riformatore d’Italia”

Sergio Marchionne

FINANCIAL TIMES: MARCHIONNE – Il quotidiano economico britannico Financial Times ha pubblicato ieri un articolo dedicato all’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, definendolo il “principale riformatore dell’Italia”: “Fiat boss emerges as Italy’s leading reformer”, “Il capo della Fiat emerge come il principale riformatore dell’Italia”. Il paragone viene presto fatto con il Presidente del Consiglio Mario Monti, che si troverebbe in difficoltà nel tentativo di riformare il Paese: “Il governo di tecnocrati di Mario Monti sta combattendo interessi radicati nel tentativo di prendere misure anche di modesta portata per liberalizzare la moribonda economia italiana, ma qualcuno potrebbe dire che il vero riformatore nazionale sia il solitario Sergio Marchionne“.

Il Financial Times elogia Marchionne per aver saputo imporsi contro le “potenti lobby” di Confindustria e dei sindacati. “Rompendo lo schema dei rapporti di lavoro stabiliti dalla contrattazione nazionale collettiva – scrive il FT -, l’amministratore delegato della più importante azienda italiana ha affrontato due potenti lobby: Confindustria, l’associazione degli imprenditori che Fiat lascerà il mese prossimo, e i sindacati“.

Il quotidiano britannico scrive come Marchionne abbia definito “storico” il nuovo accordo raggiunto con tutti i principali sindacati per contratti più flessibili. “In cambio, il gruppo automobilistico sta portando avanti investimenti per miliardi di euro in Italia, il Paese delle sue radici da più di un secolo, anche se il suo amministratore delegato afferma che per la fusione Fiat-Chrysler avrebbe più senso economico concentrarsi su azioni all’estero”, aggiunge il Financial Times.

Sergio Marchionne, scrive il quotidiano economico, è amministratore delegato di Chrysler, Fiat e di Fiat Industrial, separata di recente, “ha goduto di relazioni industriali più facili negli Stati Uniti, dove alcuni dipendenti e leader sindacali lo chiamano per nome. Il capo della Fiat, con passaporto italiano e canadese, sta cominciando a lasciare il segno anche nell’opinione pubblica americana: la storia di copertina di Time di questa settimana l’ha incoronato ‘l’uomo che ha salvato l’industria automobilistica’” (“The Man Who Saved the automobile industry”).

Redazione