In Irlanda marcia per i diritti dei migranti senza permesso

IRLANDA: MARCIA PER DIRITTI MIGRANTI – E’ attesa per il pomeriggio di oggi a Dublino una fiaccolata a sostegno dei migranti senza documentazione. Il corteo, che si sposterà tra le vie del centro partendo dalla commerciale Grafton Street, raggiungerà in conclusione il Dáil, una delle camere del parlamento irlandese.
Lo scopo della manifestazione, organizzata in collaborazione con il Migrant Rights Centre Ireland (MRCI), un’associazione che dal 2001 si preoccupa di salvaguardare i diritti degli immigrati su suolo irlandese e di promuovere l’equità nei diversi ambiti della società, è quello di portare alla luce la situazione di disagio vissuta da quei migranti ai quali non è ancora stato assegnato un permesso di soggiorno. Si tratta di circa 300.000 persone che, per questioni connesse al rilascio della documentazione che attesti la loro regolare permanenza in Irlanda, sono attualmente escluse dal tessuto sociale locale, non hanno la possibilità di integrarsi e di lasciare il Paese per visitare le proprie famiglie.

La marcia sarà un’occasione per i migranti e coloro che decideranno di manifestare il proprio sostegno, per richiedere all’attuale governo l’introduzione dell’Earned Regularisation Scheme, il quale darebbe agli immigrati la possibilità concreta di regolarizzare ed ufficializzare il proprio status.

Il 6 dicembre scorso il Dublin City Council, consiglio comunale della capitale irlandese, ha unanimemente votato a favore di una mozione presentata dal consigliere Rebecca Moynihan, all’interno della quale si dichiara il supporto a favore dell’Earned Regularisation Scheme da applicare in favore dei migranti senza permesso.
Si legge dal testo della mozione: “Consideriamo il gran numero di famiglie e di minori senza documentazione che vivono in Irlanda in assenza di diritti e sperimentando un costante sentimento di paura. […] Questo Consiglio richiede che il ministro per la giustizia sia informato sul supporto dato dalle autorità comunali di Dublino in favore dell’introduzione dell’earned regularisation scheme”.

Circa lo stesso numero di irlandesi, emigrati negli USA per questioni principalmente lavorative, si troverebbe nella stessa condizione di irregolarità agli occhi delle istituzioni. Alcune misure per favorire la loro regolarizzazione sono state prese durante questo mese dal governo.

Nicoletta Mandolini