Manovra economica, Antonio Di Pietro: “L’articolo 18 non si tocca. Discontinuità col passato o elezioni subito”

Antonio Di Pietro

 

 

MANOVRA ECONOMICA – Italia dei valori è stato l’unico partito, insieme alla Lega Nord, a votare contro la manovra del governo Monti e, stando ai primi sondaggi, la mossa ‘eversiva’ ha fatto guadagnare consensi al partito di Antonio Di Pietro. L’ex pm non si ferma qui e, pur con toni più blandi del Carroccio, torna ad attaccare l’esecutivo tecnico e i ministri Elsa Fornero e Corrado Passera dalle pagine del portale di partito, in particolare per quanto concerne il rispolvero dell’articolo 18. “Chiediamo alla ministra Fornero e a al presidente del Consiglio, Monti – scrivono Di Pietro e Zipponi – perchè vogliono toccare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che impedisce i licenziamenti ingiustificati, proprio ora che Confindustria ha dichiarato che, dal prossimo anno, salteranno quasi un milione di posti di lavoro. In merito alla frase di Luciano Lama, citata dalla Fornero – proseguono – forse la ministra non sa che oltre ai 4 milioni di giovani precari, ci sono padri che vengono considerati esuberi, che sono in cassa integrazione o in mobilità e che vengono licenziati. È il risultato delle misure adottate dal governo Lega-Berlusconi, che ha colpito sia i figli che i padri, persone perbene che lavorano”. Quindi Di Pietro e Zipponi consigliano al governo Monti di evitare di “buttare benzina sul fuoco, innescando uno scontro sociale proprio con la proposta di norme sui licenziamenti facili”.

Antonio Di Pietro chiede inoltre che venga istituita un’asta per assegnare le frequenze televisive prima di Natale: “Noi dell’Italia dei Valori siamo stati i primi a denunciare questa ingiustizia, mentre tutte le altre forze politiche hanno tentato di farla passare sottobanco. Ora è importante vigilare – ha detto il leader di Idv – affinchè questo esecutivo mantenga la parola”. E nella trasmissione ‘In Onda’ de La7 l’ex pm accusa il governo Monti di non aver nulla di diverso rispetto al precedente esecutivo Berlusconi: “Il governo Monti non si è differenziato dal precedente, sia in termini di fattibilità che di fattualità. Se sei un governo tecnico dai un segnale di discontinuità con il passato, abbi il coraggio di fare ciò che va fatto, altrimenti fai scegliere ai cittadini il loro governo attraverso le elezioni”.

 

Luigi Ciamburro