Scontri in Egitto: i soldati gettano benzina sul fuoco della rivolta

Egitto, una manifestante denudata e picchiata

 

 

SCONTRI IN EGITTO – I Fratelli Musulmani e i salafiti di Al Nour si aggiudicano anche la seconda tranche delle elezioni parlamentari e la maggioranza assoluta dei consensi, ma nella capitale imperversano ancora gli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza, nonostante i tentativi di mediazione da parte di politici e attivisti che quasi sono stati malmenati dal popolo in strada. La tensione non accenna a stemperarsi e anche nella giornata di ieri si sono susseguiti scontri nei pressi del Consiglio dei Ministri, dove manifestanti e poliziotti si sono affrontati a colpi di molotov, sassi e idranti.

Intanto fanno il giro del mondo alcuni video amatoriali, con immagini di soldati che pestano violentemente i manifestanti: di questi c’è un video che sta facendo scalpore, specie nel mondo islamico, dove si vede un ragazzo difendere una giovane donna velata, caduti a terra mentre gli agenti li prendono a calci e spogliano la ragazza fino a scoprirle il seno e a colpirla ripetutamente. Ma altre immagini rischiano di innalzare ulteriormente il clima di tensione: su Facebook si vedono alcune foto di un soldato in divisa che prima blocca un manifestante, mentre in un’altra foto si vede lo stesso a bordo di una motocicletta e con abiti civili in procinto di appiccare il fuoco all’Istituto d’Egitto, dove sono conservati antichi manoscritti e testi scientifici risalenti al periodo napoleonico. Molti giovani hanno rischiato la vita tra fiamme e strutture pericolanti per salvare i reperti non distrutti dall’incendio.

Dalla Casa Bianca giungono moniti rivolti alle forze di sicurezza egiziane e il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha chiesto che venga rispettato il diritto a manifestare pacificamente. Ma per oggi si temono nuovi e cruenti scontri in piazza Tahrir.

 

Luigi Ciamburro