La pianta della valeriana, il calmante che si trova in natura

VALERIANA – La pianta della valeriana è di provenienza europea ed asiatica, ma viene messa a coltura in molti altri paesi. Germoglia in maniera naturale  in altura e nei terreni erbosi umidi.

Questo arbusto viene impiegato in fitoterapia, le parti utilizzate sono il fusto e la radice, anche se quest’ultima emana esalazioni piuttosto sgradevoli, procurate da un olio essenziale contenuto al suo interno. La valeriana viene utilizzata dal Medioevo, si narra che veniva impiegata contro gli attacchi epilettici.

Il vegetale agisce sul sistema nervoso centrale, con effetto sedativo e favorisce il riposo notturno. Il tutto è documentato da alcune ricerche che hanno preso in esame soggetti a cui è stata somministrata valeriana disseccata per via orale, nell’arco di due mesi. I pazienti avevano tutti difficoltà nel prendere sonno, la cura ha evidenziato come la valeriana abbia migliorato il riposo notturno e diminuito i tempi necessari ad addormentarsi.

Sono note anche le sue proprietà ansiolitiche, chi soffre di questo disturbo può assumerne  una dose al risveglio, in quanto l’integratore non interferisce sulla lucidità ed i riflessi.

Più inusuale il suo uso per alleviare emicranie e problemi muscolari. Sul mercato è possibile trovare questo prodotto sotto forma di tintura madre e pastiglie. Anche se la valeriana non provoca effetti indesiderati, bisogna evitare l’uso improprio e prima dell’uso affidarsi all’esperienza di farmacisti ed erboristi.

Marco Galluzzi