Corea del Nord: il cambio al vertice del regime porterà alla denuclearizzazione?

Kim Jong-il

COREA DEL NORD: AIEA AUSPICA DENUCLEARIZZAZIONE – Da tre giorni la Corea del Nord piange il suo tiranno. Kim Jong-il, scomparso il 17 dicembre scorso, governava con pugno di ferro da quasi un ventennio e aveva reso il suo Paese uno dei più isolati sul piano internazionale: a portare a questa situazione è stata soprattutto la questione dei diritti umani, che per una fetta consistente della popolazione nordcoreana non sono che un miraggio. Inoltre il tasso di povertà nel Paese è altissimo, anche perché il regime ha imposto regole rigidissime e fortemente limitanti in materia di economia.

Un altro elemento di frizione tra il defunto dittatore e la comunità internazionale è stato il nodo del nucleare ed ora che Kim è scomparso si potrebbe andare verso una risoluzione del problema. Almeno questo è quello che sperano all’Agenzia internazionale per l’energia atomica, come spiega il direttore Yukiya Amano. “Spero – ha dichiarato ai microfoni dell’agenzia Kyodo – che la denuclearizzazione possa possa progredire e che l’agenzia possa svolgere un ruolo essenziale all’interno di questo processo”. Il presidente ha comunque precisato che è ancora “troppo presto per fare commenti sull’impatto della morte di Kim Jong-il”.
Amano ha aggiunto che l’Aiea potrebbe inviare nuovamente in Corea del Nord suoi ispettori, espulsi due anni fa: un’approvazione del regime, ora guidato da Kim Jong-un, terzogenito del ‘Caro Leader’, potrebbe far ben sperare riguardo alle effettive possibilità di realizzazione dela denuclearizzazione.

Nel frattempo anche sul piano prettamente politico si nutrono grandi speranze nel successore del tiranno. La comunità internazionale, Usa in primis, auspica che Kim Jong-un possa avviare un momento di distensione nelle relazioni con gli altri Paesi.

T.D.C.