
FINI DIFENDE GOVERNO MONTI – In questi giorni il governo Monti ha dovuto sopportare gli attacchi incrociati di molti partiti: sia di chi, come la Lega si è posto da subito all’opposizione, sia di chi, come il Pdl e il Pd, questo esecutivo ha dichiarato di sostenerlo. Il partito dell’ex premier e quello guidato da Pier Luigi Bersani, infatti, hanno votato la fiducia sulla manovra alla Camera e naturalmente faranno lo stesso anche in Senato, però i malumori non sono certo mancati e da entrambe le parti sono piovute critiche ai provvedimenti di lacrime e sangue contenuti nel decreto.
In compenso Monti gode dell’appoggio incondizionato del Terzo Polo, come ha sottolineato più volte nei giorni scorsi il leader centrista Pier Ferdinando Casini e come ribadisce oggi anche il presidente della Camera Gianfranco Fini. “Non credo – ha dichiarato – che si possa dire che la nascita del governo Monti abbia segnato un fallimento della politica. È stata, invece, una assunzione di responsabilità”. Il numero uno di Fli ha spiegato che è “largamente probabile che la legislatura giunga al proprio termine naturale” e ha auspicato il varo in questo lasso di tempo di provvedimenti per i tagli ai costi della politica – e in particolare al numero dei parlamentari – e per cambiare la legge elettorale. Fini si è soffermato in particolare su quest’ultimo aspetto, definendo “indifendibile” la legge attuale e spiegando che una riforma in questo senso è praticamente “inevitabile”. Il presidente della Camera si è inoltre mostrato fiducioso nelle effettive possibilità di azione del governo, dicendo che Monti e i suoi riusciranno “a fare le liberalizzazioni” e a riformare “il mercato del lavoro” poiché saranno supportati “dallo stesso senso di responsablità dimostrato dalle forze politiche quando si è scritta la manovra”.
L’ex alleato di Silvio Berlusconi, infine, interviene nell’aspra discussione in corso tra il ministro del Lavoro Elsa Fornero e i sindacati sulle possibili modifiche all’articolo 18, definendo “ideologico” il dibattito di questi giorni ed esortando a parlare non solo di “quando e come licenziare” ma anche di “quando e come assumere”.
Redazione online