STATUTO LAVORATORI SINDACATI FORNERO – Le modifiche che il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, vuole apportare all’articolo 18 stanno scatenando un vero e proprio putiferio nel mondo della politica. In ballo c’è la possibilità che venga modificata la norma che prevede il reintegro del lavoratore licenziato in assenza della persistenza di due requisiti fondamentali e cioè giusta causa o giustificato motivo.
In tanti stanno dicendo la loro, a partire dal leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, la quale ha risposto alla questione con un secco “nessun tabù”, al capo di Cgil, Susanna Camusso, che invece ha spiegato che questa “è una norma di civiltà”. Una vera e propria valanga di commenti che hanno scatenato le preoccupazioni dello stesso ministro del Welfare, la quale ha replicato alle affermazioni mosse dai sindacati dichiarandosi “rammaricata”, oltre che “dispiaciuta e sorpresa” per un linguaggio di “un passato del quale non possiamo certo andare orgogliosi”. Infatti “la reazione”, ha spiegato Fornero, “non la capisco, e mi preoccupa anche molto non sul piano personale, ma per le sue implicazioni per il Paese“. Parole, queste, che hanno trovato una replica con il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni che ha tenuto a sottolineare la paura dei sindacati: “Mi dispiace che reagisca in questo modo: ad essere preoccupati siamo noi”.
Susanna Camusso, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, non non si è trattenuta nel commentare il ministro Fornero: “C’è una straordinaria sottovalutazione e una supponenza impressionante da parte del governo nel non capire le conseguenze di questa riforma, che rappresenta un intervento brutale sui prossimi 6-7 anni per tante persone che non potranno accedere alla pensione e non avranno un sussidio. C’è un livello di aggressione – continua la Camusso – nei confronti dei lavoratori e della lavoratrici, che, fatto da una donna, stupisce molto”.
I sindacati promettono il proseguimento della protesta anche a Natale.
Redazione online