
LEGA CALDEROLI – La Lega non ha alcuna intenzione di abbandonare il proprio intento di creare un vero e proprio Stato a se e cioè la Padania. Con il governo Monti le cose non si sono affatto semplificate, anzi, l’opposizione al governo tecnico sta aggravando la situazione politica del Paese ma soprattutto questo tentativo di indipendenza dato che il vero compito è ora quello di porre fine ad un esecutivo che in più occasioni hanno definito antidemocratico e anticostituzionale, in quanto mai votato dai cittadini italiani.
Tuttavia l’argomento Padania resta vivo e in merito il leghista Roberto Calderoli attraverso il quotidiano ‘La Padania’ ha dichiarato: “La strada che conduce alla Padania adesso non passa più soltanto dal Parlamento di Roma e dalle riforme ma anche da altri percorsi democratici, riconosciuti e tutelati dal diritto internazionale. Uno su tutti: il diritto all’autodeterminazione dei popoli, come quello padano”.
Il 2012, ha spiegato, è un “anno fondamentale per la nostra battaglia per l’indipendenza della Padania” e “per la lotta in difesa di quello che abbiamo legittimamente conquistato con fatica e lavoro che nessuno ora può portarci via: i nostri risparmi, la nostra casa, le nostre pensioni di anzianità e le certezze sul nostro futuro”.
Obiettivo della Lega un’indipendenza sempre voluta. Infatti ha continuato Calderoli, nell'”archiviare un 2011 che rappresenta un punto di snodo per la battaglia politica della Lega”, le riunioni previste saranno la “sede opportuna” per studiare un piano volto proprio a tale risultato. L’appuntamento per tutti i pro-Lega è per domenica 22 gennaio a Milano. “In piazza a Milano ci saremo tutti ad urlare no al governo dei banchieri e dei professori e ad una manovra stangata con lacrime e sangue solo per i padani“, ha spiegato.
Intanto ieri sempre l’ex ministro per la Semplificazione aveva apostrofato il governo Monti come un ‘cattivo’ dono di Natale, ma “mentre il Natale rende tutti più buoni il governo Monti rende tutti più poveri”. Il ragionier Monti non è stato nominato nemmeno da un’assemblea condominiale e la sua manovra è razzista verso il Nord, perchè lo discrimina e lo penalizza. Accetti un consiglio – ha concluso Calderoli – dia le dimissioni perchè in caso contrario ci sarà tanta gente, operai, pensionati, piccoli imprenditori che la verranno a prendere sotto casa”.
L.B.