I finlandesi si vedono razzisti, soprattutto contro i musulmani e i rom

Razzismo

RAZZISMO FINLANDIA – La Finlandia è un paese razzista. Chi lo dice? I finlandesi. È quanto emerge da un sondaggio svolto per conto del quotidiano Helsingin Sanomat dalla TNS Gallup: secondo i dati, due terzi della nazione si dice convinta che c’è una moderata quantità di razzismo in Finlandia. Poco meno di uno su tre pensa addirittura che certe razze non siano adatte a vivere in una società moderna. L’11% ritiene che gente di aspetto e cultura differente rappresenti una minaccia.

Chiari i numeri e altrettanto chiare le minoranze che attirano su di sé le maggiori ostilità. Su questo fronte, le categorie sono ben definite: somali, musulmani (il 35% dei finlandesi ritiene la religione islamica una minaccia per i valori occidentali e la democrazia) e i rom. E sono proprio questi ultimi a occupare il primo posto nelle antipatie dei finlandesi, scrive il quotidiano Helsingin Sanomat: il 37% della popolazione ammette di avere nei loro confronti un atteggiamento negativo. Tra le minoranze che invece si piazzano dall’altra parte della classifica ci sono i Sami, gli svedesi, le popolazioni britanniche, estoni e cinesi. Nella maggior parte dei casi, dunque, cittadini di paesi geograficamente vicini alla Finlandia.

L’atteggiamento di chi prova antipatie nei confronti delle minoranze si rispecchia abbastanza fedelmente anche nella scelta del partito da votare. Il 58% dei sostenitori dei Veri Finlandesi (il più a destra dei partiti a Helsinki, espressamente anti-immigrati) concorda sull’idea che l’Islam rappresenti una minaccia. All’opposto, sono gli elettori della Lega Verde e dell’Alleanza di Sinistra ad essere i più aperti nei confronti degli stranieri.

Antonio Scafati