Sulle pensioni è guerra anche a Natale, sindacati in piazza

Il leader della Cgil Susanna Camusso

PENSIONI: SINDACATI ANCORA IN PIAZZA – I sindacati stanno ingaggiando una battaglia senza sosta contro il governo sul nodo delle pensioni. Un braccio di ferro che non si ferma neanche alla vigilia di Natale. Anche oggi, infatti, Cgil, Cisl e Uil sono scese in piazza per dire no alla riforma previdenziale inserita dall’esecutivo nella manovra economica, organizzando un presidio a Roma, in piazza Montecitorio.

La leader della Cgil Susanna Camusso spiega che, anche se la manovra è stata oramai approvata dal Parlamento, sulle pensioni “la partita va riaperta e bisogna trovare delle soluzioni”. La Camusso accusa il premier Monti e i suoi di aver varato i provvedimenti in materia previdenziale “guardando solo ai numeri e non alle persone” si dice perplessa riguardo all’avvio della “fase 2” annunciata dal presidente del Consiglio, la fase cioè degli interventi per la crescita. “Quando si comincia a parlare di fase 1 e fase 2 abbiamo sempre qualche preoccupazione perchè la storia ci ha sempre insegnato che ci sono molte più fasi 1 che fasi 2 – dichiara – Dalla fase due ci aspettiamo, comunque, che si intervenga sul lavoro, in termini di politica industriale, di investimenti, di ingresso per i giovani sul mercato del lavoro, ma anche in termini di riequilibrio dei pesi perchè si è fatto ancora troppo poco sul fronte dell’evasione”.

A queste parole fanno eco le dichiarazioni del segretario della Cisl Raffaele Bonanni, che invoca “trasparenza” ed esorta l’esecutivo a scegliere se schierarsi o meno con “le corporazioni e le lobby”.

“Il Paese – dichiara infine il numero uno della Uil Luigi Angeletti – non è quel 10% ricco e potente che conta, salvare quel 10% non è salvare l’Italia. Se il governo avrà sufficiente intelligenza per capirlo e accettare la nostra sfida sul fisco e le pensioni, allora il 2012 sarà migliore di quello che sembra”.

Redazione online