RECESSIONE ECONOMICA – La manovra finanziaria di Mario Monti è ormai legge e la situazione economica italiana è ben lungi dal poter camminare ‘a testa alta’, specie se si focalizza l’attenzione sulle oneste famiglie che devono fronteggiare la crisi quotidianamente. Un numero sempre crescente di cittadini si avvicina alla soglia della povertà, gli stipendi non crescono, i prezzi proseguono la loro ascesa, così come le tasse, mentre l’inflazione galoppa a passo crescente e sostenuto. Una situazione che sulle carte potrebbe voler dire poco, ma che nella realtà dei fatti significa stenti, perdite di posti di lavoro, mancanza di liquidità economica e rischio progressivo di rivolte popolari come avvenuto in Grecia. Secondo un sondaggio dell’Istat avanza il pessimismo degli italiani, crollano le spese per i consumi, mentre trovare lavoro è sempre più un miraggio, persino al Nord.
Quindi non resta che risparmiare, anche in vista delle spese natalizie che, secondo Federconsumatori, registrano un calo del 19% rispetto allo scorso anno, mentre i prezzi sono aumentati del 4%. “Ci sono prodotti come libri ed elettronica – fa sapere Federconsumatori – che tengono mentre tutto il resto è in calo. La gente è prudente perchè la stangata è stata notevole. L’anno scorso avevamo registrato una contrazione del 7%, ma quest’anno la manovra è molto pesante e, se sommata a quella di Berlusconi, si arriva a oltre tremila euro a famiglia. Le tredicesime saranno indirizzate al pagamento delle bollette e aumento delle tasse”.
Ma la recessione rischia di contagiare molti altri Paesi, come Spagna, Portogallo, Francia e persino la Germania se non si correrà subito ai ripari contro le speculazioni dei mercati. Basti pensare che due banche di caratura mondiale, come riportato oggi dal ‘Wall Street Journal’, stanno attuando le misure necessarie per tornare ad effettuare transazioni in vecchie valute della zona euro, tra cui lira, dracma e scudo. I due colossi bancari di cui non viene riportato il nome hanno già contattato l’agenzia belga Swift, che gestisce i sistemi per le transazioni finanziarie mondiali, al fine di avere i codici e la tecnologia necessari. L’abbandono dell’euro non sembra più un passo impossibile, anche se a tal proposito ieri il sindaco Gianni Alemanno ha assicurato lunga vita all’Eurozona: “La soluzione non è tornare indietro ma fare leva sulla crisi per costringere l’Europa a fare quadrato per fermare le speculazioni finanziarie”.
Luigi Ciamburro