Gastrite, una patologia da tenere sotto controllo con l’alimentazione

LA GASTRITE E L’ALIMENTAZIONE – La gastrite è una patologia che colpisce una buona parte degli italiani, è caratterizzata da un’infiammazione della mucosa dello stomaco. I soggetti che soffrono di quest’infiammazione sono in prevalenza gli over 50 che non prestano attenzione al regime alimentare. Cibi piccanti, alcol, particolari medicinali ed il fumo, alimentano le probabilità di sviluppare tale malattia.

La gastrite può essere di tipo cronico: si possono verificare problemi all’apparato respiratorio, stanchezza, disturbi anemici e difficoltà digestive. Questa forma di infiammazione viene addebitata in primo luogo alla presenza di un batterio, l’Helicobacter pylori, che intacca le pareti dello stomaco. In genere l’impiego di  farmaci  che contrastano l’azione di quest’agente patogeno, migliorano sensibilmente le condizioni del paziente.

La gastrite acuta implica bruciori di stomaco e crampi, nei casi più complicati si può verificare la comparsa di vomito, sporadicamente anche innalzamento della temperatura corporea e diarrea. Per tenere sotto controllo questo tipo di patologia, occorre evitare alimenti che possono infiammare le pareti gastriche, e preferire cibi freschi e condimenti semplici. Meglio tenersi alla larga da salse molto elaborate, fritti, bevande acide e gassate, frutta secca e salumi.

Gli esami da effettuare per diagnosticare la gastrite sono quelli di routine, come l’esame delle feci, le analisi del sangue e la gastroscopia. Quest’ultima permette di analizzare tramite una sonda, il  duodeno, lo stomaco e l’esofago.

Meglio non trascurare la gastrite perché con il tempo potrebbe degenerare in ulcera, con effetti ben più gravi sull’organismo.

 

Marco Galluzzi