SPESA DI NATALE – Nove italiani su dieci hanno trascorso le feste natalizia in famiglia e, nonostante la crisi economica, seppur i consumi alimentari siano in calo (-18%), non si è fatto a meno della solita abbuffata del cenone della vigilia e del pranzo di Natale. Secondo Coldiretti gli italiani hanno speso 2,3 miliardi di euro tra cibo e bevande, con un netto calo di caviale, ostriche e salmone e con i prodotti tipici tradizionali in lieve ascesa. Un terzo della spesa totale è dovuta all’acquisto di pesce e carne (850 milioni di euro), mentre per vino e spumante abbiamo speso circa 500 milioni.
Ma come al solito grandi quantitativi di cibo sono finiti nella spazzatura: circa un quarto delle portate secondo Coldiretti, per un valore di oltre 500 milioni di euro. L’associazione agricola nazionale invita a riciclare gli avanzi meno deperibili, apportando così un vantaggio alle tasche e all’ambiente: “In un momento di difficoltà economica – afferma Coldiretti in un comunicato – è importante utilizzare la fantasia e il tempo libero delle feste per recuperare con gusto i cibi rimasti sulle tavole. Recuperare il cibo è una scelta che fa bene all’economia e all’ambiente con una minore produzione di rifiuti, in un momento come le festività di Natale in cui peraltro c’è una maggiore disponibilità di tempo libero e sono in molti a cogliere l’occasione per dedicare un pò più di tempo ai fornelli”.
L.C.