
ATTENTATI NIGERIA TERZI – Ancora un Natale nel sangue per i cristiani in Nigeria. Terzi chiede di evitare il conflitto. In collegamento a Rai Radio Anch’io, Radio 1, il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha parlato degli attacchi compiuti in Nigeria contro alcune chiese cristiane e ha detto: “Non devono essere la scintilla di una nuova ondata di violenza“, inoltre “spetta alla comunità internazionale fare di tutto per evitarlo“.
Infatti come accaduto lo scorso Natale anche quest’anno la Nigeria ha trasformato in sangue il giorno più importante dei cristiani che in questa parte dell’Africa hanno vita difficile. Il triplice attentato di domenica 25 dicembre, messo in atto dal gruppo Boko Haram che ha rivendicato la strage, ha causato almeno 40 morti e decine di feriti. Il bilancio di morti maggiore si è avuto nella chiesa di Santa Teresa nella periferia della capitale Abuja, mentre si teneva la messa di Natale. La seconda esplosione è avvenuta in una chiesa di Jos, nella Nigeria centrale, da sempre teatro di tafferugli tra musulmani e cristiani; la terza nella città settentrionale di Gadaka, sempre nei pressi di una chiesa cristiana.
Dopo la scia di terrore è proseguita nel Nordest del Paese, dove il gruppo estremista islamico, che ha contatti con il ramo maghrebino di al Qaida (Aqmi), ha ucciso tre poliziotti con un attacco kamikaze. Scopo dichiarato del gruppo terrorista Boko Haram è di instaurare lo stato islamico in Nigeria, lo Stato più popoloso del continente africano, con una rigida applicazione della sharia.
La seconda potenza economica dell’Africa ormai da tempo corre il pericolo di scivolare nel conflitto etnico-religioso. I gruppi più facinorosi sono quelli facenti parte della milizia “Oodua People’s Congress” (OPC) e dal gruppo estremista nigeriano Boko Haram, responsabile dell’ondata di attacchi terroristici che si é abbattuta sulla Nigeria ormai da tempo e responsabile dell’attentato alla sede ONU ad Abuja lo scorso 26 agosto.
L.B.