
NAVE SEQUESTRATA: FAMIGLIE ARRABBIATE CON LO STATO – C’è forte preoccupazione in queste ore per la sorte dei marinai della petroliera Enrico Ievoli, attaccata e sequestrata dai pirati al largo delle coste dell’Oman. Parlando al telefono con l’armatore Domenico Ievoli, il comandante Agostino Musumeci ha assicurato che tutti i membri dell’equipaggio – di cui fanno parte cinque cittadini ucraini e sette indiani, oltre ai sei italiani – sono in buone condizioni, tuttavia questo non rassicura più di tanto le famiglie, che probabilmente pensano alla lunga odissea dei marinai della Savina Caylyn, che hanno dovuto aspettare dieci mesi per poter tornare a casa.
Fonti del Ministero degli Esteri assicurano che la Farnesina mantiene uno “stretto contatto con i familiari”, tuttavia questa versione dei fatti stride con quanto comunicato dai parenti dei sequestrati. E’ la moglie del capitano, Rita Musumeci, a dare voce alla rabbia e alla preoccupazione che le famiglie dei marinai stanno vivendo. “E’ assurdo che a darmi le notizie siano i giornalisti – dice – Dalla Farnesina non ci informa nessuno e i familiari degli altri componenti l’equipaggio sono esattamente nelle mie condizioni. E’ una vergogna. Nessuno di questo Stato ci ha chiamato o si è fatto sentire, cosa gli interessa di noi?”.
Redazione online