
GOVERNO MONTI – Alle 15 di oggi, nelle stanza di Palazzo Chigi, prende ufficialmente il via la ‘fase 2’ del governo tecnico d’emergenza, con il premier Mario Monti che illustrerà la tabella di marcia da seguire nei prossimi mesi. Nel Consiglio dei ministri odierno il Professore traccerà quella ‘road map’ che dovrebbe consentire crescita e sviluppo, dopo il rigore della manovra finanziaria che attanaglierà tantissime famiglie italiane e che ha fatto storcere il muso ai partiti (Udc e Terzo Polo esclusi) in Parlamento. Un’indicazione approssimativa su quel che oggi verrà trattato in Cdm la offre il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, che nel pomeriggio di ieri è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza Antonio Catricalà: “Che ci sia un piano per il Sud nell’ambito della cosiddetta fase due degli interventi in materia economica del governo mi è stato detto ed è stato dichiarato dal governo e mi è stato confermato anche oggi – ha detto Lombardo -. Dobbiamo vedere i termini di questo piano perchè dovrebbe far parte di quella componente relativa allo sviluppo e all’equità che Monti ha dichiarato essere integrata a quella del rigore che conosciamo bene”.
Dopo il summit governativo di oggi, domani il Professore illustrerà agli italiani il cammino futuro, nella consueta conferenza stampa di fine anno, dove riepilogherà quanto detto a Palazzo Chigi. Inoltre saranno due giorni decisivi per mettere all’asta titoli di Stato per un totale di 11,5 miliardi e Btp fino a 8,5 miliardi, nella speranza che lo spread cali sotto l’attuale soglia dei 500 punti e che i mercati diano fiducia al nuovo esecutivo. Non è un mistero che sul tavolo di lavoro ci sono liberalizzazioni, infrastrutture, riforma del fisco e del mercato del lavoro, ma Mario Monti sa bene di dover procedere con i piedi di piombo, dal momento che i sindacati sono già sul piede di guerra e nei partiti crescono di giorno in giorno le voci critiche. Roberto Calderoli ha ieri invitato il presidente del Consiglio ad andare in vacanza, Silvio Berlusconi ha messo un freno alla libertà d’azione dell’esecutivo tecnico, Fabrizio Cicchitto ha chiesto ai ministri di non usare il governo per operazioni politiche e Maurizio Gasparri invita il governo a non intromettersi sui temi strettamente politici come riforma costituzionale ed elettorale. Sarebbe ben strano – ha detto Gasparri – se un governo tecnico si intromettesse, anche attraverso suoi esponenti, in queste vicende. E l’iperattivismo di alcuni potrebbe causare tensioni con conseguenze dannose e sconsigliabili”. Il Pdl comincia a fissare i paletti, per la gioia della Lega che però invoca elezioni anticipate. E subito.
Luigi Ciamburro