SIRIA: LIBERATI 755 DETENUTI – Gli osservatori inviati in Siria dalla Lega Araba in seguito alla sottoscrizione dell’accordo con il governo di Bashar al-Assad sono arrivati nel Paese da 48 ore e in alcune zone la loro presenza ha indotto le forze dell’ordine ad adottare metodi meno brutali nei confronti dei manifestanti: ad Homs, ad esempio, i dimostranti sono stati presi di mira con lacrimogeni e non più con pallottole vere come accaduto più volte in questi mesi. Inoltre l’agenzia governativa Sana fa sapere che il regime ha ordinato la scarcerazione di 755 prigionieri: tutti i detenuti erano stati arrestati nel quadro delle proteste antigovernative scoppiate nel febbraio scorso sull’onda della primavera araba.
Questo, tuttavia, non significa che Assad abbia messo fine alla repressione, anzi: da quando, dieci giorni fa, è stato firmato il patto con la Lega Araba, le autorità siriane hanno ucciso centinaia di oppositori – portando a quota cinquemila il numero stimato delle vittime – e, secondo quanto fanno sapere alcune ong presenti nel Paese, il presidente e i suoi starebbero anche cercando di nascondere gli innumerevoli crimini commessi in questi mesi. In particolare Human Rights Watch punta il dito contro Damasco, accusando Assad di aver ordinato il trasferimento di centinaia di prigionieri in luoghi a cui agli osservatori non è consentito accedere e precisa di aver avuto l’informazione proprio da un ufficiale dell’esercito e di aver avuto conferma di questo racconto da altri testimoni.
T.D.C.