“Gruppo Alcuni”, intervista a Sergio Manfio: per conoscere il mondo dei bambini e degli adolescenti

INTERVISTA SERGIO MANFIO – Caro Sergio, lieti di ospitarla su Direttanews. E’ uno dei fondatori e presidente della casa di produzione “Gruppo Alcuni”: ci racconti qualcosa di più a questo proposito….

Tre sono gli elementi principali che ispirano e caratterizzano il lavoro del nostro gruppo nei confronti delle giovani generazioni:

  1. la  percezione che ogni strumento di comunicazione abbia una precisa responsabilità di natura pedagogica e formativa. Questo è dimostrato dal fatto che i media condizionano in maniera rilevante i comportamenti e la formazione della personalità, sia nel bene che nel male! Presentano modelli di interpretazione della realtà e non sono, come molti vorrebbero far credere, dei meri erogatori di divertimento.
  2. In funzione del punto precedente, il nostro agire si basa sul proporre e realizzare progetti che abbiano uno sviluppo multimediale. Crediamo che, in un’epoca in cui i ragazzi hanno accesso a un numero notevole di strumenti di comunicazione, tutto ciò che viene presentato debba avere una coerenza di base, che non significa appiattimento.
  3. Tutto questo viene filtrato da un elemento senza il quale il nostro lavoro non avrebbe senso: la creatività!

Lo scorso settembre lei e suo fratello Francesco avete ritirato il Premio Kineo alla migliore animazione per il film “Cuccioli – Il codice di Marco Polo”: a chi avete dedicato questo importante riconoscimento?

Rispondo in modo telegrafico: “A tutti i nostri collaboratori senza l’entusiasmo dei quali questo sogno non si sarebbe realizzato… e forse non l’avremmo neppure sognato!”

Le iniziative di Gruppo Alcuni sono rivolte ai più piccoli e agli adolescenti: che messaggio volete trasmettere ai ragazzi che vi seguono?

“I messaggi” diceva qualcuno “li portano i postini”: a noi interessa, come dicevo prima, fornire loro delle opportunità di crescita il più possibile ispirate a valori di cooperazione, di solidarietà, di criticità, di memoria nei confronti del passato, di non violenza e di creatività!

Non sarebbe male se i giovani potessero poi guardare al futuro con la speranza di poterlo cambiare, magari solo di una virgola. Aggiungo poi che esiste una responsabilità oggettiva degli adulti in tutto questo. “Se i bambini sono il nostro futuro, noi siamo il loro presente”, questo significa che dobbiamo cercare di mettere oggi le basi per quello che sarà un auspicabile cambiamento del loro stile di vita. Non basta aver lasciato sulle loro spalle un debito pubblico di 30.000 euro a testa!

In un mondo dove la televisione è sempre più trash, pensa che questo mezzo mediatico rappresenti davvero un male per le nuove generazioni?

La televisione rimane, nonostante probabili cambiamenti futuri, il mezzo di comunicazione più frequentato. Come ogni strumento può essere usato in modo positivo o negativo. Ora sembra che la seconda ipotesi sia quella più praticata. Tutti noi sappiamo che la pubblicità tiene in vita la televisione, e sappiamo anche che la pubblicità ha lo scopo di far ritenere indispensabili dei bisogni che sicuramente non sono tali, che un continuo martellamento pubblicitario ci convince invece a ritenerli non solo indispensabili ma utili per sperare di accedere ad un miglior livello sociale. I fatti che hanno caratterizzato la politica del nostro Paese dovrebbero farci riflettere sul potere della comunicazione televisiva.

Può darci qualche anticipazione sui progetti e iniziative future di Gruppo Alcuni?

Per Natale a Treviso abbiamo presentato per le famiglie “Cuccioli e La Leggenda di Natale”: un percorso serale tra le piazze della città per restituire al Natale le sue luci, la sua gioia, la sua particolare atmosfera (www.laleggendadinatale.it). E’ un progetto che preannuncia “TV loves ME” che vuole proporre una riflessione e un adeguato intervento operativo  su come debba essere ripensato il territorio in funzione delle esigenze dei bambini  e delle loro famiglie sia come strutture che come vivibilità, come servizi da offrire, come proposte culturali e del tempo libero da elaborare e molto altro ancora.

Con la Rai stiamo preparando per la primavera 2012 una trasmissione per bambini dal nostro “Parco degli Alberi Parlanti” a Treviso (www.parcodeglialberiparlanti.it). Per concludere, siamo in avanzata fase di produzione del nostro nuovo film per le sale, dal titolo “Senzanome nel Paese del vento”.

Simone Ciloni