Iniziato il count down per il 2012: cosa ci aspetta nel prossimo anno?

AVVENIMENTI DEL 2012 – Il 2011 è agli sgoccioli. Tra poco più di 24 ore entreremo ufficialmente nell’anno nuovo. Ma, dato per accertato che ci lasciamo alle spalle 12 mesi da dimenticare, cosa ci aspetta nell’anno che verrà? Dal punto di vista della politica internazionale, saranno almeno tre gli appuntamenti cruciali: le elezioni presidenziali in Russia, in Francia e negli Usa.
Il primo ad affrontare il banco di prova delle urne sarà Vladimir Putin, su cui pesa un diffuso malcontento popolare a causa dei fortissimi sospetti di brogli che avrebbero permesso al suo partito Russia Unita di conquistare la maggioranza alle legislative di qualche settimana fa: nonostante tutto, la formazione politica di Putin ha fatto registrare una vera e propria emorragia di voti e, anche se l’esito del voto appare quasi scontato, se le consultazioni si svolgessero regolarmente l’ex agente segreto avrebbe non poche difficoltà ad accedere al terzo mandato.
Ad aprile sarà invece Nicolas Sarkozy a vedersela con François Hollande, candidato dei socialisti. L’esito delle consultazioni appare piuttosto incerto: se da una parte il presidente uscente ha ricavato un indiscusso prestigio dall’intraprendenza mostrata nel quadro della crisi libica, dall’altra è molto probabile che Sarkozy venga penalizzato dagli effetti della crisi in Francia, soprattutto considerando che fino a non molto tempo fa erano in molti a considerare Parigi pressoché immune dalle conseguenze della congiuntura economica negativa.
Dulcis in fundo, a novembre sarà il turno di Barack Obama: il capo della Casa Bianca potrebbe farcela, ad ottenere un secondo mandato, nonostante il calo di popolarità registrato dai sondaggi e i destabilizzanti venti di crisi. Obama infatti ha al suo arco due frecce potenti: la cattura di Osama Bin Laden e la mancanza di un’alternativa. L’uccisione del leader di Al Qaeda da parte delle forze americane, il 30 aprile scorso, porterà sicuramente molti consensi al presidente uscente. Inoltre nessuno, tra i candidati repubblicani che potrebbero sfidarlo, sembra avere forza e carisma sufficienti da batterlo.

Dal punto di vista economico, invece, il 2012 potrebbe portare una svolta clamorosa: l’uscita di alcuni Paesi dall’euro. Si tratta di un’ipotesi che potrebbe coinvolgere le economie più deboli del vecchio continente: fino a poco tempo fa sembrava impossibile ma in queste settimane si è parlato sempre di più della possibilità che Grecia, Portogallo, Italia e Spagna tornino rispettivamente alla dracma, all’escudo, alla lira e alla peseta. Ciò che è certo è che per molte economie dell’eurozona, quella italiana in testa, il 2012 sarà l’anno della recessione e che, contrariamente a quanto detto da qualcuno di recente, la crisi sta attraversando la sua fase peggiore.

Buon anno a tutti…

Tatiana Della Carità