Governo Monti, Silvio Berlusconi: “Sostegno ai professori, ma devono trattare con noi”

Mario Monti e Silvio Berlusconi

 

 

GOVERNO MONTI – Dopo la conferenza stampa di fine anno del premier Monti, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tenta di stare con un piede dentro e uno fuori, con un occhio rivolto all’esecutivo tecnico e un altro all’ex alleato della Lega Nord, che anche nella giornata di ieri non ha mancato di sparare a zero contro di lui. “Noi abbiamo assicurato il nostro leale sostegno al governo dei professori – ha detto Berlusconi – ma dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza e comportarci come se la campagna elettorale per le elezioni fosse già in corso”. In un audio messaggio ai promotori della libertà l’ex premier spiega che l’approvazione della manovra da parte del Pdl è stato un atto dovuto e di grande responsabilità verso l’Italia e critica le tasse sulla casa “che è da sempre il bene rifugio principale, l’investimento giudicato più sicuro per l’oggi e per il domani, una sicurezza e una garanzia per il futuro dei propri figli”. Ma dopo aver ingerito la pillola amara il Cavaliere spera in una ripresa dopo l’avvio della fase ‘cresci-Italia’ o ‘fase 2’ del governo Monti, cui consiglia di prendere le decisioni in accordo con il Pdl, il primo partito del Paese, in modo da velocizzare le operazioni e intervenire con “rapidità se i provvedimenti del governo prima del varo saranno concordati anche con noi che siamo la forza di maggioranza relativa in Parlamento”.

Secondo l’ex premier le riforma più urgenti e necessarie sono le stesse che aveva indicato il suo governo nella lettera inviata alla Bce e a Bruxelles poco prima delle dimissioni: “L’attuazione del federalismo fiscale, con riguardo ai costi standard della sanità e ai fabbisogni standard dei comuni; i nuovi ammortizzatori sociali e la nuova legislazione sul lavoro per rendere possibili le ristrutturazioni aziendali; il completamento della riforma della giustizia civile, partendo dal lavoro svolto dai nostri ministri della Giustizia; le liberalizzazioni dei servizi pubblici locali per superare gli sprechi delle partecipazioni municipali; il sostegno alla ricapitalizzazione delle banche per assicurare il credito e la liquidità alle imprese, indispensabili per uscire al più presto dalla recessione. Su tutti questi temi – conclude Berlusconi – si potrà intervenire con efficacia e rapidità se d’ora in poi, come auspico, i provvedimenti del governo, prima del varo, saranno concordati anche con noi che siamo la forza di maggioranza relativa in Parlamento”.

 

Luigi Ciamburro