
DISCORSO DI GIORGIO NAPOLITANO – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha tenuto il consueto discorso di fine anno dal Quirinale. Il capo dello Stato ha esordito ringraziando gli italiani per il calore con cui è stato ovunque accolto durante il 2011 in occasione dei festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: “Grazie agli italiani di tutte le generazioni e di ogni parte del Paese,per il calore con cui mi avete accolto ovunque mi sia recato per celebrare i 150 anni dell’ unità d’ Italia. Grazie per avermi trasmesso nuovi e forti motivi di fiducia in futuro Paese. Che fa tutt’uno con la fiducia – sottolinea Napolitano – in noi stessi, per quel che possiamo sprigionare e far valere dinnanzi alle avversità”.
Inevitabile un accenno alla crisi economica nazionale e internazionale che sta chiedendo grossi sacrifici a tutti i cittadini: “l’emergenza resta grave”, il debito pubblico “pesa come un macigno”, di conseguenza il risanamento rappresentato dalla manovra deve essere portato avanti con fiducia e coesione al fine di non rendere vani i sacrifici. “La fiducia in noi stessi è il solido fondamento su cui possiamo costruire, con spirito di coesione, con senso dello stare insieme di fronte alle difficoltà, nella comunità nazionale come nella famiglia. E allora – ha esortato Napolitano -apriamoci al nuovo anno: facciamone una grande occasione, un grande banco di prova, per il cambiamento e il nuovo balzo in avanti di cui ha bisogno l’Italia”.
Il capo del Quirinale ha chiesto di non incidere sulle situazioni di povertà presenti in Italia e di fare maggiormente leva sulla lotta all’evasione fiscale e alla corruzione, mali radicati e quasi inestirpabili della nostra società odierna e che solo partendo da un’efficace azione politica si potranno sradicare: “Non c’è futuro per l’Italia senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica”. Inoltre “occorre – dice il capo dello Stato – una nuova forza motivante perchè si sprigioni ed operi la volontà collettiva indispensabile. Occorrono coraggio civile e sguardo rivolto con speranza fondata verso il futuro”.
Giorgio Napolitano chiede uno sforzo comune al fine di poter garantire un miglior futuro ai nostri figli: “La fiducia in noi stessi è il solido fondamento su cui possiamo costruire” e invoca “spirito di coesione” per far compiere all’Italia quel balzo in avanti indispensabile per affrontare nel miglior dei modi il 2012.
Luigi Ciamburro