GRILLO GIUSTIFICA ATTENTATI A EQUITALIA – Nelle ultime settimane numerose sedi di Equitalia sono state prese di mira dagli anarchici con una serie di attentati: il 9 e il 15 dicembre sono stati inviati due plichi esplosivi alle filiali di Roma, il giorno di Santo Stefano è stata la volta della sede di Olbia e nella notte di Capodanno è toccato alle agenzie di Modena e di Foggia.
E mentre gli investigatori che indagano sugli attentati temono un ritorno della violenza anarco-insurrezionalista, le ragioni dei mandanti vengono giustificate, se non proprio sostenute, da Beppe Grillo. Il comico genovese, che si è spesso distinto per le sue prese di posizione provocatorie e polemiche, fa ancora una volta parlare di sé schierandosi dalla parte degli anarchici. Sul suo blog Grillo sottolinea la necessità di “capire le ragioni, oltre che condannare la violenza” e spiega che “un avviso di pagamento è diventato il terrore” di tutti gli italiani. Il leader del Movimento Cinque Stelle definisce il sistema di riscossione dei tributi come privo di “umanità” e di “buon senso”, quindi esorta il premier Mario Monti a “rivedere immediatamente il funzionamento di Equitalia”. In caso contrario, aggiunge, l’azienda dovrebbe essere chiusa.
Parole, queste, che non potevano non suscitare una pioggia di critiche, in particolare da parte del mondo politico. “In uno stato di diritto le tasse si pagano – dice il leader Idv Antonio Di Pietro – quindi questa idea di prendersela con Equitalia invece che con gli evasori fiscali, è totalmente da condannare. Se dovesse passare questo principio ci troveremmo in una legge della giungla”.
“È estremamente pericoloso associare gli attentati alle sedi di Equitalia a un giudizio di disumanità nei confronti del sistema esattoriale – aggiunge Debora Serracchiani del Pd – c’è sicuramente più di una riflessione da fare su Equitalia ma da qui ad accreditare in modo strisciante il concetto che gli attentati dinamitardi sono un fenomeno da capire corre la stessa distanza che c’è tra la protesta civile e il lancio delle molotov”.
T.D.C.
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