GRECIA: EURO – Il 2012 si apre in Grecia con nuovi scioperi. Ad incrociare le braccia sono questa volta medici e farmacisti per protestare contro le nuove norme in tema di sanità introdotte dal governo Papademos. I farmacisti iniziano oggi uno sciopero di 48 ore contro la riduzione dei loro margini di profitto sui farmaci e sul mancato pagamento delle fatture in sospeso da parte dei fondi di previdenza sociale. La riduzione del margine di profitto per i farmacisti è stata fissata al 3%, per risparmiare denaro pubblico. Il ministro della Salute greco Andreas Loverdos prevede in proposito un risparmio fino a 90 milioni di euro. I farmacisti, tuttavia, non ci stanno e da domenica hanno deciso di non fornire più gratuitamente i farmici alle persone assicurate con fondi di previdenza sociale, i quali devono alle farmacie circa 400 milioni di euro. Ai clienti viene chiesto di pagare interamente le medicine e poi richiedere il rimborso ai propri fondi di previdenza.
I medici dell’ospedale di Stato, invece, protestano contro le modifiche alle prestazioni di assistenza sanitaria, che potrebbero comportare la perdita del diritto di emettere prescrizioni per alcuni pazienti. Lo sciopero dei medici si protrarrà fino a giovedì prossimo, sarà comunque garantita l’assistenza ospedaliera per i casi di emergenza.
Nonostante la grave crisi della Grecia e le durissime misure di austerità adottate, anche su pressioni europee, per mantenere il Paese nell’Eurozona, la stragrande maggioranza dei greci, il 77,2%, vuole rimanere nell’Euro. Lo stabilisce un sondaggio della Kapa Research.
Il 30 dicembre, il governatore della Banca di Grecia, Giorgos Provopoulos, aveva messo in guardia sulle terribili conseguenze per il Paese nell’eventualità di un ritorno alla Dracma. L’abbandono dell’Euro e il ritorno alla vecchia moneta nazionale, aveva spiegato Provopoulos, porterebbe alla scarsità di approvvigionamenti di carburante, di materie prime e prodotti agricoli, mentre le scuole e gli ospedali, come il settore pubblico in generale, incontrerebbero seri problemi nel funzionare correttamente. “Il ritorno alla dracma ci riporterebbe indietro agli Anni ’50”, aveva affermato il governatore della Banca di Grecia.
Valeria Bellagamba
Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca qui e diventa fan