FINLANDIA E LA NATO – La Finlandia nella Nato? Una possibilità lontana, lontanissima se l’argomento fosse proposto nel corso di un referendum popolare. Anzi, in quel caso non ci sarebbe partita: i finlandesi direbbero di no. I numeri di un sondaggio condotto dalla Gallup per conto del quotidiano Helsingin Sanomat fotografano una situazione molto precisa: addirittura il 68% dei cittadini si è detto contrario all’ipotesi dell’adesione finlandese alla Nato. Un numero altissimo, che è andato crescendo via via nel corso di questo ultimo anno e mezzo. Livelli così alti di ostilità in Finlandia non si vedevano dal 2003.
Negli ultimi mesi, a essere cambiata è soprattutto la posizione degli elettori del Partito di Coalizione Nazionale. È questo ad aver fatto la differenza visto che il partito del premier Katainen è sempre stato un sostenitore della partecipazione finlandese alla Nato. In realtà, il sondaggio svela che il 54% dei votanti del Partito di Coalizione Nazionale la pensa in maniera diametralmente opposta. I vertici del Partito ne hanno preso atto e sul tema hanno preso a volare basso.
Perché così tanti finlandesi non vogliono sentir parlare di Nato? Le spiegazioni possono essere tante. Anzitutto i finlandesi non sono mai stati dei fan dell’Alleanza. Il molto (troppo?) parlarne nella campagna presidenziale apertasi da diverse settimane ha probabilmente acuito l’antipatia. Un’altra spiegazione la suggerisce l’editorialista Olli Kivinen, secondo il quale nel paese c’è un sentimento diffuso di disinteresse nei confronti di quanto accade al di fuori dei confini finlandesi.
Difficile poi, aggiungono altri, non tenere in considerazione il fatto chela Nato negli ultimi anni è stata associata a scenari di guerra come quello dell’Afghanistan. E altrettanto difficile è non ritenere che molti finlandesi pensino che il questa dura fase economica e finanziaria sia meglio concentrarsi su altre questioni.
Antonio Scafati