Stipendi record per i parlamentari italiani: oltre 16.000 euro al mese

Montecitorio

STIPENDI PARLAMENTARI – Sul sito web della Funzione pubblica è stato pubblicato il rapporto della Commissione guidata dal presidente Istat Enrico Giovannini con il compito di analizzare gli stipendi dei parlamentari italiani ai fini di un loro adeguamento alla media europea. Ma la Commissione ha gettato la spugna: impossibile fare una media, perché se i deputati e senatori italiani guadagnano più dei loro colleghi europei in termini di stipendio, tuttavia costano di meno in termini di assistenti (i cosiddetti portaborse) e spese aggiuntive.

In Italia, infatti, l’indennità parlamentare lorda per i deputati è di 11.283 euro, per i senatori è di 11.550 euro, cui si aggiunge una diaria da 3.500 euro. Sono però minori le spese accessorie, soprattutto quelle per i collaboratori, che per i nostri parlamentari rientrano nelle spese di segreteria e rappresentanza, per un ammontare di 3.690 euro al mese a deputato e di 4.180 euro al mese a senatore. In Francia un deputato può spendere per i collaboratori fino a 9.100 euro al mese e riceve un’indennità parlamentare lorda di 7.100 euro, mentre in Germania, dove i deputati percepiscono 7.668 di indennità, i collaboratori sono pagati dal Parlamento per un totale di 14.700 euro, in Austria, invece, i collaboratori sono dipendenti della Camera. In Italia, però, i nostri parlamentari non hanno alcun obbligo di rendicontazione e non devono dimostrare se hanno pagato regolarmente un collaboratore. Il Parlamento europeo, infine, assegna al deputato il collaboratore richiesto, pagandolo direttamente.

Secondo la Commissione Giovannini i dati raccolti sono “del tutto provvisori e di qualità insufficiente per una utilizzazione ai fini indicati dalla legge”, voluta dall’ex Ministro dell’economia Giulio Tremonti, e introdotta nel decreto di luglio, per adeguare gli stipendi del parlamentati italiani alla media europea. I dati raccolti, cioè, non permettono di capire se e quanto tagliare agli stipendi dei nostri parlamentari, dunque la norma di Tremonti rischia di rivelarsi inapplicabile. La Commissione pertanto ha dichiarato di non essere “in condizione di effettuare il calcolo di nessuna delle medie di riferimento con l’accuratezza richiesta dalla normativa”. L’organismo era stato incaricato dal governo Berlusconi e dalle presidenze di Camera e Senato, con successiva conferma del governo Monti, e doveva rendere il suo verdetto entro il 31 dicembre.

Nel complesso lo stipendio di un parlamentare italiano supera i 16 mila euro lordi al mese.

Redazione

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