Governo Monti: incontri bilaterali e decisioni unilaterali, Elsa Fornero ripropone l’articolo 18

Mario Monti ed Elsa Fornero

 

 

GOVERNO MONTI – I tempi stringono e l’agenda del premier Mario Monti s’infittisce di impegni. Il Professore sa bene che per uscire dalla crisi ci sarà bisogno di un intervento europeo, ma prima di arrivare a ciò il governo dovrà mettere a segno la cosiddetta ‘fase 2’, magari con interventi sul mercato del lavoro entro il 20 gennaio, quando ci sarà il Consiglio dei ministri precedente al vertice di Bruxelles del 23. Linea confermata negli incontro di ieri a Palazzo Chigi con il governatore di Bankitalia Ignazio Visco e alcuni ministri, con i quali si è parlato di crisi dei debiti sovrani, colmabili solo facendo leva sul conservatorismo tedesco. Quindi a breve potrebbe esserci una prima riforma superficiale del mercato del lavoro, dato che quella complessiva andrà concertata obbligatoriamente con i sindacati onde evitare un putiferio sociale ancor più rischioso della recessione vera e propria. La tensione sociale, come dimostrano le minacce a Equitalia, lievita di giorno in giorno e il timore di rivolte popolari non è più un tragico ricordo di decenni fa.

A tastare il terreno sindacale sarà il ministro del Welfare Elsa Fornero con incontri inizialmente bilaterali, per evitare che il negoziato si prolunghi eccessivamente, poi sarà possibile sedersi a un tavolo unificato. Nel frattempo Mario Monti incontrerà i partiti per dare forma e sostanza al piano ‘cresci Italia’, con i temi dello sviluppo, delle liberalizzazioni, delle infrastrutture con relativo sblocco di fondi europei.

Ma quel piccolo ritocco immediato sul mercato del lavoro che Monti spera di portare come trionfo al vertice di Bruxelles riguarderà, molto probabilmente, l’articolo 18, considerato in Europa un’anomalia tutta italiana. Lo scopo degli incontri bilaterali sembra quello di ascoltare i singoli pareri dei diretti interessati per poi prendere una decisione senza ulteriori trattative e negoziati. Come fatto con le modifiche del sistema previdenziale su cui le parti sociali sono rimaste costrette a guardare e a subire.

 

Luigi Ciamburro