IRLANDA: CALO RICHIESTE ASILO POLITICO – Il ministro della giustizia irlandese Alan Shatter ha esposto ieri alcuni dati relativi al sistema d’immigrazione nazionale. Il dato più significativo che emerge dalle statistiche mostra come l’Irlanda stia gradualmente perdendo attrattiva per i migranti ed in particolari per coloro che si spostano alla ricerca di un Paese disposto concedere asilo politico. Durante il 2011 sono state contate 1. 250 richieste di asilo presentate agli uffici governativi irlandesi. Si tratta di circa un decimo delle richieste pervenute durante il periodo di picco di immigrazione verificatosi un decennio fa.
Recessione economica e controlli più rigidi per ciò che riguarda le modalità di accesso all’isola sarebbero alla radice di questo calo.
Sono aumentate inoltre le espulsioni praticate in Irlanda lo scorso anno a danno di immigrati trovati sprovvisti di permesso di soggiorno. Shatter ha giustificato le cifre dichiarando necessario per il Paese, il quale dovrebbe a suo avviso adeguarsi agli standard vigenti nel resto d’Europa, l’allontanamento dei migranti irregolari.
Sulla base dei dati statistici presentati, Shatter ha tuttavia annunciato la nuova linea politica che il governo intende seguire in materia di immigrazione a partire da quest’anno. Le misure in programma mirano a favorire i flussi migratori che introducono in Irlanda nuovi individui e intendono facilitare la regolarizzazione e l’integrazione di questi ultimi. Verranno approvati piani specifici volti a migliorare e implementare la percorribilità dell’itinerario tra Gran Bretagna e Irlanda , tratta fondamentale per l’approdo in Eire. All’aeroporto di Dublino le postazioni all’interno delle quali si verificano le credenziali per l’immissione verranno occupate per la prima volta da civili i quali sostituiranno le forze dell’ordine. Altre riforme prevedono modifiche e migliorie al sistema che regolamenta attualmente la riunificazione familiare.
L’Immigrant Council of Ireland, organizzazione che da circa un decennio lavora per la garanzia dei diritti dei migranti, ha accolto positivamente il progetto ed ha dichiarato che, nonostante il processo per l’ottenimento di un regolare permesso sia ancora lento e poco sicuro a causa della pesante burocrazia, alcuni passi in avanti sono già stati fatti.
Nicoletta Mandolini
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