UE SU UNGHERIA – La Commissione europea sta conducendo un esame approfondito delle nuove leggi costituzionali, approvate in Ungheria a fine dicembre ed entrate in vigore con il nuovo anno, che hanno suscitato non poche polemiche e vigorose proteste da parte degli stessi ungheresi L’Unione europea si chiede se l’Ungheria sia “una democrazia o una dittatura”.
Il portavoce Ue Olivier Bailly ha detto che “la Commissione europea è stata la prima a sollevare dubbi sulla conformità delle nuove leggi ungheresi sui media, la giustizia e la Banca centrale, con i valori Ue e i trattati europei“. Le pressioni di Bruxelles su Budapest sono iniziate lo scorso dicembre e stanno continuando, ha sottolineato il portavoce. Se l’esame della nuova riforma costituzionale ungherese dovesse confermare i dubbi già sollevati in sede europea, anche dallo stesso Presidente della Commissione José Manuel Barroso, contro l’Ungheria potrebbe aprirsi una procedura di infrazione. La procedura prevede l’invio di un allarme preventivo al Paese membro interessato, cui segue la messa in mora e infine il ricorso alla Corte di Giustizia europea. In caso di condanna da parte della Corte, l’Ungheria potrebbe vedersi comminare pesanti multe per ciascun giorno di mancata ottemperanza agli obblighi europei.
La Commissione Ue “rispetta pienamente” il diritto degli Stati membri di apportare modifiche alla propria legislazione nazionale, ha precisato il portavoce Ue, ma allo stesso tempo queste devono rispettare “i principi democratici fissati nei Trattati” europei.
Redazione
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