Egitto: Mubarak rischia la pena di morte

L'ex presidente egiziano Hosni Mubarak

EGITTO: MUBARAK – L’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, dimessosi l’11 febbraio dello scorso anno, in seguito alle rivolte scoppiate nel Paese e che hanno avuto il loro epicentro nella simbolica piazza Tahrir al Cairo, potrebbe essere condannato alla pena di morte. Nel processo contro di lui, in corso al Cairo, l’ex presidente è accusato, insieme all’ex ministro degli Interni Habib al-Adly e a sei funzionari di polizia, di aver ordinato di sparare e uccidere i manifestanti. Ieri, durante un’udienza del processo, il procuratore Mustafa Suleiman aveva affermato di avere prove solide del coinvolgimento di Mubarak nella morte di centinaia di manifestanti durante le rivolte contro il regime egiziano. “L’accusa – ha detto il procuratore – ha confermato che Mubarak, Adli e sei alti responsabili della sicurezza hanno contribuito e incitato a sparare” contro la folla che manifestava chiedendo le dimissioni dell’ex presidente. Suleiman non ha ancora formulato una richiesta formale di pena, ma secondo i quotidiani locali potrebbe presentare la sua requisitoria già oggi e chiedere la condanna a morte per l’ex presidente Mubarak. Nell’udienza del 3 gennaio il procuratore egiziano aveva definito Mubarak un “tiranno che ha falsificato la volontà del popolo egiziano nelle elezioni e che ha cercato di passare il potere al figlio Gamal” e che inoltre “ha diffuso la corruzione, aperto le porte ai suoi amici e ai suoi parenti, e ha rovinato il Paese senza rendere conto a nessuno”. Suleiman ha anche accusato le nuove autorità egiziane di aver “deliberatamente rifiutato di cooperare con l’accusa” per determinare la responsabilità di Mubarak.

L’udienza di ieri è stata la seconda delle tre previste che il presidente della corte, Ahmed Refaat, ha fissato per la pubblica accusa. La terza è in programma per oggi. Anche ieri l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak ha partecipato al processo contro di lui, trasportato sempre in barella per via delle precarie condizioni cardiache in cui si trova da quando è stato arrestato lo scorso aprile.

L’ex presidente egiziano è il primo leader caduto in seguito alla cosiddetta “Primavera araba” a comparire di persona davanti a un tribunale. La prima udienza del processo contro Mubarak si è svolta il 3 agosto, trasmessa in diretta televisiva, nelle udienze successive tuttavia non sono state ammesse le telecamere. Durante i 18 giorni della rivoluzione egiziana, scoppiata sulla scia di quella tunisina il 25 gennaio di un anno fa, furono uccisi circa 850 manifestanti. L’attuale leader della giunta militare egiziana al potere, il maresciallo Hussein Tantawi, ha testimoniato il 24 settembre nel processo contro Mubarak assolvendo l’ex presidente egiziano da qualsiasi responsabilità. Hosni Mubarak, 83 anni, si trova ora detenuto e ricoverato presso un ospedale militare. Il suo avvocato, Farid al-Deeb, ha detto che l’ex presidente egiziano è affetto da un cancro allo stomaco.

Redazione

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