Governo Monti: stop alle polemiche con parti sociali, ministro Passera evita lo strappo

Mario Monti e Corrado Passera

 

 

GOVERNO MONTI – Con un’intervista rilasciata al quotidiano francese ‘Le Figaro’ il premier Mario Monti assicura che l’Italia ha fatto i ‘compiti a casa’ e che si appresta ad andare al vertice di Bruxelles in veste di padrone di casa e non di ospite, come successo negli ultimi tempi con il governo Berlusconi, reo, a suo dire, di aver tenuta celata la crisi economica incombente. Ancor prima del vertice Ue il Professore domani incontrerà Nicholas Sarkozy, fra una settimana Angela Merkel, ma nessun complesso di inferiorità può investire l’Italia: Francia e Germania saranno pur le nazioni europee più grandi, ma “non possono decidere per tutti gli altri”. Quanto alla solidità del suo governo tecnico Monti non si dice preoccupato: “Il mio governo può cadere domani, non siamo qui per sopravvivere ma per fare un buon lavoro”.

In realtà, secondo il docente della Bocconi, i conti italiani non sarebbero totalmente in rosso e la situazione finanziaria è abbastanza diversa da quella di Grecia, Spagna e Irlanda poichè il nostro Paese “non ha avuto il grande boom immobiliare della Spagna, o quello finanziario dell’Irlanda che si sono rivelati nefasti. Le famiglie italiane hanno un tasso di risparmio reale molto alto. E fanno poco ricorso all’indebitamento”. Quindi per quali motivi i mercati hanno bersagliato l’Italia? “I mercati hanno attaccato l’Italia a metà 2011, più tardi di altri paesi – spiega Monti a ‘Le Figaro’ -. Due le ragioni: la maggioranza di governo ha rimesso in questione la sua politica di austerità di bilancio dopo le elezioni regionali con cattivi risultati di maggio, cosa che ha destabilizzato i mercati. Il governo precedente, inoltre, non ha voluto ammettere la forte insufficienza della crescita e ha trascurato le politiche sulle liberalizzazioni che avrebbero rimediato a questa carenza”. 

Intanto la fase ‘cresci Italia’ ha preso il via con i primi colloqui informali tra ministro del Welfare, Elsa Fornero, e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che ha reclamato incontri collettivi e non bilaterali, suscitando polemiche tra le parti sociali e sulla stampa nazionale. Polemiche che Monti non ha apprezzato, tanto da voler diffondere un comunicato per chiarire la linea dell’esecutivo  e smentire qualsiasi contrasto con i sindacati. Palazzo Chigi condivide la modalità degli incontri bilaterali, ma per il semplice motivo di voler evitare di impantanarsi in lunghissimi negoziati su dossier che nulla hanno a che fare con il lavoro, come le liberalizzazioni e altre misure per lo sviluppo. “Questo governo non ha certo interesse ad assecondare o coltivare divisioni tra le varie organizzazioni” si legge nel comunicato diramato in serata, diffuso anche grazie alle sollecitazioni del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera che ha mostrato qualche perplessità circa la linea dura mantenuta dalla collega Elsa Fornero. Sull’articolo 18 Monti parla di polemiche inutili, in quanto se ne dovrà parlare al termine dei colloqui e non prima. Per ora la priorità è dare concretezza alla cosiddetta ‘fase 2’ affinchè al vertice del 23 gennaio possa sedersi con in tasca una prima tranche di provvedimenti, così da avere un ruolo alla pari con i big europei.

 

Luigi Ciamburro

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