Iraq: nuova strage a Baghdad, colpiti i quartieri sciiti

Attentato Baghdad, Iraq

IRAQ ATTENTATI BAGHDAD – In Iraq ogni giorno si continua a combattere per la vita. I morti continuano a salire inesorabilmente a causa degli attentati che i kamikaze mettono a segno spesso a discapito di persone da considerare sacri, come i malati negli ospedali o o i bambini all’interno delle abitazioni o per strada. Il problema che a rovocarli non sono scontri tra fazioni ma attentati impossibili da prevedere e ben studiati che devastano interi quartieri in contemporanea nel giro di pochi minuti. Stamane fonti appartenenti ai ministeri dell’Iraq hanno riferito di attacchi contro quartiri sciiti a Baghdad con bilancio dei morti arrivato a 21, oltre alle decine di feriti.

Nello specifico la prima tranche di morti sarebbe avvenuta nel quartiere di Kadhimiyah dove sono stati uccisi 12 civili e feriti altre 22, la seconda invece, a distanza di pochi minuti, nei pressi dell’ospedale di Sadr City, dove si è iniziato a contare le vittime pari a 9, in seguito alla deflagrazione di due bombe.

Già sotto il periodo di Natale una serie di attentati a catena hanno portato terrore e sangue a Baghdad. Infatti a pochi giorni dal ritiro ufficiale delle truppe statunitensi dall’Iraq, almeno tredici bombe sono esplose in altrettante aree della capitale nel giro di pochi minuti, provocando 62 vittime. Attentati che qualche giorno dopo sono stati rivendicati, su vari siti web jihadisti, dalla sezione irachena di Al Qaeda: il gruppo terroristico si è appunto attribuito la paternità degli attentati, spiegando che si è trattato di azioni realizzate per ostacolare i progetti dell’Iran sciita.

Nel messaggio Al Qaeda ha spiegato che “lo stato islamico in Iraq sa dove e quando colpire” e che “i mujahidin non resteranno con le mani in mano ad assistere all’attuazione del perverso progetto iraniano”.

Luca Bagaglini

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