NUOVA STRAGE IN NIGERIA – In Nigeria proseguono le violenze contro la comunità cristiana e dopo i 49 morti della strage di Natale, nella giornata di ieri altri sei cristiani sono stati ammazzati in una chiesa di Gombe, nel Nordest del Paese, dove uomini armati hanno fatto irruzione e aperto il fuoco contro i fedeli raccolti in preghiera. A ricostruire quegli attimi di terrore è il reverendo John Jauro: “Erano circa le 19.30, ora locale, quando alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nella chiesa e hanno aperto il fuoco sulla congregazione. Sei persone sono state uccise durante l’attacco e 10 ferite. Stavamo pregando…”.
Dietro la strage potrebbe esserci ancora una volta la mano del gruppo estremista islamico Boko Haram che ha firmato gli attacchi di Natale e piazzato le tre bombe a Damaturi e Maiduguri qualche giorno fa e che fortunatamente non hanno causato vittime. Gli integralisti islamici alzano il tiro e pretendono che tutti i cristiani abbandonino il Nord del Paese e che venga imposta la sharia. I nuovi attentati si dispiegano in un contesto socio-economico sempre più difficile, dove terroristi e militari governativi si danno battaglia per il territorio. Inoltre le tensioni sono arrivate al limite dal primo gennaio, quando i prezzi dei carburanti nel Paese sono raddoppiati, in seguito alla decisione del governo di Abuja di abolire lle sovvenzioni statali che ne calmieravano i prezzi. Da giorni sono in corso rivolte popolari in tutta la Nigeria, tanto che la polizia è dovuta intervenire con lacrimogeni e manganelli, ferendo 300 manifestanti e arrestandone una ventina. In questa difficile situazione si alimenta l’avanzata dei gruppi estremisti facenti capo alla setta islamica Boko Haram che ancora una volta mettono a segno una strage anticristiana.
L.C.
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