
TORINO: PROFESSORE RAZZISTA INDAGATO – Sono caratterizzate da un antisemitismo e da un razzismo estremi e ciechi le dichiarazioni di Renato Pallavidini, docente indagato dalla procura di Torino per istigazione all’odio razziale. A indurre la magistratura ad intervenire sono le frasi pubblicate dal professore sul suo profilo Facebook: in questi mesi Pallavidini ha utilizzato il popolare social network per inveire contro ebrei (definiti “bastardi parassiti”) e persone di colore. Il professore non è nuovo a dichiarazioni di questo tipo e quattro anni fa era giunto alla ribalta delle cronache per aver espresso una posizione negazionista in merito ai lager nazisti.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo i pm a metterlo sotto inchiesta, è stata la minaccia, lanciata ancora una volta via Facebook, di compiere una strage nella sinagoga del capoluogo piemontese in caso di oscuramento delle immagini di Benito Mussolini e Adolf Hitler presenti in Rete.
Qualche tempo fa Pallavidini ha inviato un messaggio al sindaco di Torino Piero Fassino, scrivendo di non essere disposto a pagare l’Ici: nel suo delirio razzista il professore ritiene che i soldi della tassa sulla casa vadano a beneficio di “negri e zingari”.