ITALIANI GIOCO D’AZZARDO – Gli uomini italiani sono viziosi? A quanto pare sì. Il dato si deduce dall’indagine realizzata dall’Ifc (istituto di fisiologia clinica) del Cnr di Pisa, in cui sono state prese in esame le abitudini di un campione della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Il quadro, onestamente, non è dei migliori e potrebbe spingere più di una donna single a cercare il principe azzurro oltreconfine.
Uno dei principali vizi degli uomini del Bel Paese risulta essere il gioco, come riferisce la coordinatrice dello studio Sabrina Molinaro. “Il 42% della popolazione campionata – spiega – ha giocato somme di denaro almeno una volta nel corso degli ultimi 12 mesi”. Il che significa, in termini pratici, più o meno “17 milioni di persone coinvolte dal gioco d’azzardo”. Inoltre la ricerca ha evidenziato che la fetta più giovane della popolazione è interessata in misura minore dal fenomeno, tuttavia gli esponenti della fascia di età 15-24 anni sono interessati con una frequenza maggiore da situazioni di gioco problematico. L’indagine traccia un identikit ben preciso del “giocatore tipo”: si tratta di un uomo (visto che tra i giocatori la predominanza maschile è abbastanza netta e raggiunge il 56% tra i più giovani e il 54% nella fascia tra i 25 e i 64 anni) con basso livello di scolarizzazione che oltre al gioco ha altri due vizi piuttosto comuni, quello dell’alcol e quello del fumo. La Molinaro precisa infatti che coloro i quali bevono alcol o fumano hanno una “doppia possibilità” di farsi prendere dal vortice del gioco d’azzardo.
A questo punto viene però spontaneo chiedersi perché siano gli uomini a cadere più facilmente vittime di questo vizio. “Una possibile spiegazione – dice Molinaro – va ricercata nel marketing, orientato soprattutto verso i maschi, con un’offerta vasta di scommesse sportive, poker on-line, slot-machine. Solo di recente la pubblicità si rivolge alle donne”.