
INCONTRO MONTI-SARKOZY – Il premier italiano Mario Monti ha fatto visita all’Eliseo e incontrato il presidente Nicholas Sarkozy in quella che è stata la prima tappa di un lungo tour europeo il cui obiettivo è l’uscita dalla crisi finanziaria. Monti ha messo in chiaro che l’Italia ha dato il via al decreto ‘Salva Italia’, ha riformato in men che non si dica il sistema pensionistico e a breve ci saranno altri provvedimenti capaci di riallinearci ai big dell’Ue, fino a giungere al pareggio di bilancio previsto per il 2013. “Il governo – ha dichiarato il Professore -, ha messo in opera, con un’azione concreta di disciplina di bilancio, una serie di misure già approvate dal Parlamento e in vigore da primo gennaio, tra cui una radicale riforma delle pensioni con il passaggio al contributivo”. Ora, però, toccherà all’Europa recitare un ruolo di primo piano, con uno sforzo da parte di ogni singolo Stato affinchè consolidi i bilanci e attui le opportune riforme: “L’Europa si è dimostrata più debole di quanto pensavamo che fosse – ha proseguito Mario Monti – e questo in particolare per le difficoltà a fare fronte ad una crisi che non riguarda l’euro ma riguarda gli aspetti finanziari e di bilancio pubblico di alcuni Paesi”. Il rischio paventato dal docente della Bocconi è che possano nascere “incomprensioni di fondo tra le popolazioni e gli Stati membri con il ritorno a pregiudizi tra il Nord e il Sud Europa tra i vecchi e i nuovi Paesi e questo con un potenziale di divisione molto grande” che può essere alimentato dalla mancanza di argini alla crisi economica.
Nicholas Sarkozy ha condiviso quanto sostenuto dal premier Monti, ritenendolo una personalità politica capace di ispirare “fiducia negli altri capi di Stato europei” e ribadendo una perfetta identità di vedute tra Roma e Parigi. “Crediamo nell’euro e nell’Europa e c’è bisogno che ognuno prenda le decisioni necessarie” ha detto Sarkozy che si è poi complimentato con il governo italiano, capace di provvedere al riassesto finanziario in tempi celeri. Ora non resta che attendere il trilaterale Monti-Sarkozy-Merkel che si terrà a Roma il prossimo 20 gennaio, per capire se dopo le parole si riuscirà a costituire un fronte comune per uscire da questa fase recessiva.
Fino ad allora il Professore dovrà convincere gli italiani che la strada intrapresa è quella giusta e mettere in pratica le liberalizzazioni e la riforma del mercato del lavoro, previa consultazione con partiti e sindacati. Al ministro del Welfare Elsa Fornero spetterà il compito di intrattenere colloqui con le parti sociali, mentre Monti si dedicherà ai confronti bilaterali con i partiti. Sul decreto ‘Salva Italia’ il premier ha avuto semaforo verde. Ma difficilmente potrà essere sempre così. Meglio cominciare con il valzer delle consultazioni.
Luigi Ciamburro
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