
COSTO BENZINA – Aumento benzina. E’ sempre meno il frastuono che dalle abitazioni si sente provenire dalla strada e questo perchè sempre meno italiani hanno deciso, per forza di cose, di rinunciare alla tanto sospirata passeggiata ricorrendo alla propria vettura. Indubbiamente ciò provocherà benefici all’ambiente, senza contare che anche l’uomo dovrà fare i conti con meno smog, però ci sono delle situazioni che obbligano comunque a ricorrere al proprio mezzo per spostarsi, come in caso di esigenze di lavoro o anche solo familiari e a quel punto la tappa al distributore di carburante diventa davvero una spada di Damocle.
Continuano a pervenire bollettini riguardanti il caro carburante e anche il fine settimana appena trascorso è stato contrassegnato da ulteriore aumento sul prezzo della benzina. Il rincaro ha interessato tutto il Paese e nello specifico Quotidianoenergia ha riportato che la media nazionale del costo di un litro di benzina ha raggiunto il valore di 1,747 euro esclusione fatta per alcuni impianti più centrali che invece hanno addirittura raggiunto l’1,813 euro a litro. Addirittura in alcune regioni la situazione è ancora peggio, infatti nelle Marche ad esempio, in modalità servito il costo di un litro di verde ha addirittura toccato quota 1,825 euro/litro.
Inferiore, come di norma, il prezzo del diesel che è arrivato a toccare quota 1,707 euro a litro in media e 1,733 nei distributori del Sud.
Già qualche giorno fa si era parlato dell’aumento del prezzo della benzina per effetto delle addizionali regionali introdotte con l’inizio dell’anno. Nel Centro Italia, dove l’introduzione di queste riguarda le regioni di Toscana, Lazio, Marche e Umbria, la benzina ha raggiunto 1,8 euro al litro. L’aumento ha interessato particolarmente gli impianti Tamoil, sui quali ha pesato anche un aumento dei listini di 0,6 centesimi.
Per quanto riguarda il Nord Italia le addizionali sono state applicate in Piemonte e Liguria.
Luca Bagaglini
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