Fisco, Befera: la funzione di Equitalia è importante e deve continuare

Attilio Befera

EQUITALIA BEFERA – Nonostante i pacchi bomba e le continue minacce c’è chi sostiene che il ruolo di Equitalia deve continuare perchè importante. A sostenerlo è stato Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale in un’intervista su Canale 5 ha spiegato: “Se fermiamo Equitalia, che è l’ultima società della filiera di riscossione delle imposte, fermiamo tutti e l’evasione riaumenta“.

Gli errori sono stati commessi ma da condannare sono le generalizzazioni in quanto come nel caso di Cortina è “necessario incutere un sano timore” a tutti coloro che evadono in quanto si tratta di un “deterrente per far sapere che l’Agenzia lavora e per scoraggiare gli evasori”, ha continuato Befera.

Già in precedenza secondo quanto appreso da un’intervista rilasciata al giornale ‘la Repubblica’ da Attilio Befera le azioni anti evasione messe in atto a Cortina ad opera dell’Agenzia delle Entrate “non si fermeranno, ma anzi andranno avanti” in quanto è un “lavoro” che come “abbiamo dimostrato dà risultati”.

Questo Paese deve davvero scegliere se continuare sulla strada di questi ultimi anni, o tornare a praticare la legalità e il senso civico. Prima di tutto – ha evidenziato –  dobbiamo ricordarci sempre che le imposte servono a finanziare i servizi di cui tutti i cittadini beneficiano, dagli ospedali alle scuole. E per questo io credo – ha continuato Befera – che chi evade le tasse commette un vero e proprio furto nei confronti di tutti noi. E aggiungo che chi non paga tasse e contributi viola la concorrenza, e fa un danno enorme agli imprenditori onesti, e quindi all’intero sistema economico”.

Da quanto è stato possibile apprendere dal quotidiano inoltre, l’Agenzia delle Entrate, proprio grazie ai 3 mila controlli svolti incrociando i dati del Pra (Pubblico Registro Automobilistico) riguardanti i proprietari dei veicoli di lusso con le dichiarazioni dei redditi, è riuscita a scoprire oltre 160 milioni di imposte evase. In totale sono stati circa mille i contribuenti che a seguito del controllo hanno permesso l’accertamento fiscale e pagato tasse aggiuntive per un totale di 60 milioni di euro.

Redazione online

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