SCOPERTO GIACIMENTO PETROLIFERO IN NORVEGIA – Il Mare del Nord continua ad assomigliare a un pozzo senza fondo di oro nero: e per chi investe nel petrolio in quella regione, i profitti promettono di aumentare. È il caso dell’italiana Eni Norway, partner della norvegese Statoil con una quota del 30%. Proprio la Statoil ha comunicato di aver scoperto nel Mare del Nord un giacimento petrolifero di enormi dimensioni: il nuovo giacimento è stato chiamato Havis ed è vicino a quello di Skrugard (che si trova solo 7 chilometri più a sud), scoperto nell’aprile scorso.
Stiamo parlando di un volume complessivo di circa 400-600 milioni barili di olio recuperabile, abbastanza da far parlare i vertici di Statoil di “una nuova provincia petrolifera”. L’area è a circa 200 chilometri delle coste della Norvegia settentrionale, come ha dichiarato Helge Lund, amministratore delegato del colosso norvegese. Il petrolio, scrive il quotidiano Dagbladet, si troverebbe a una profondità di circa 350 metri.
Il ritrovamento secondo Lund consentirà di dare nuova linfa all’indotto, creando nuovi posti di lavoro e producendo benefici per tutta la regione. Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro norvegese per il Petrolio e l’Energia, Ola Borten Moe, secondo il quale il nuovo giacimento “sottolinea le opportunità presenti nel Mare del Nord, e spero che questo possa contribuire allo sviluppo e all’aumento dell’occupazione in tutta l’area”.
Statoil non esclude che nello stesso quadrante in futuro possano essere fatte ulteriori scoperte: “Crediamo di essere in grado di fare ulteriori ritrovamenti in questa licenza in futuro””, ha affermato Helge Lund all’agenzia Reuters.
Antonio Scafati