Genova come L’Aquila: tangenti per la ricostruzione post alluvione

ALLUVIONE GENOVA: PROCURA INDAGA SU TANGENTI RICOSTRUZIONE – Sono trascorsi poco più di due mesi dall’alluvione che ha trasformato le strade di Genova in fiumi in piena. Il capoluogo ligure ha vissuto una delle peggiori catastrofi naturali della sua storia recente, con danni, allagamenti e vittime in tutta la città. E ora Genova potrebbe veder arrivare una tragedia nella tragedia: i magistrati liguri hanno infatti aperto un’inchiesta per verificare i sospetti relativi all’esistenza di una ‘cricca’ di imprenditori e funzionari pubblici che sarebbero stati protagonisti di un giro di tangenti per l’assegnazione degli appalti della ricostruzione.
A svelarlo è un documento della Guardia di Finanza reso pubblico questa mattina dal quotidiano di Genova Il Secolo XIX. Dalle pagine del dossier si apprende dell’esistenza di varie intercettazioni telefoniche: nelle conversazioni in questione, registrate proprio nei giorni dell’alluvione, i protagonisti della vicenda avrebbero preso accordi per incontrarsi, al fine di “discutere degli eventi alluvionali e per avere l’occasione di ottenere lavori di somma urgenza”. Secondo quanto riportato dal Secolo XIX, queste conversazioni sarebbero state poi seguite da altre dello stesso tenore nelle settimane successive.

Una vicenda, questa, che non può non rievocare l’inchiesta sugli appalti per la ricostruzione post terremoto in Abruzzo o e l’agghiacciante conversazione tra gli imprenditori Gagliardi e Piscicelli, nel corso della quale quest’ultimo affermò di aver riso durante il sisma che ha devastato L’Aquila e dintorni proprio pensando ai cospicui guadagni che la sua impresa avrebbe potuto realizzare.

T.D.C.

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