E’ morta la giornalista Mary Raftery: per prima denunciò casi di pedofilia negli istituti religiosi irlandesi

MORTA GIORNALISTA IRLANDESE MARY RAFTERY – E’ morta a Dublino all’età di 54 anni, Mary Raftery, figura di spicco del giornalismo irlandese. La Raftery fu per anni collaboratrice dell’RTÉ e curò per l’emittente televisiva alcuni importanti documentari e programmi d’inchiesta. Il suo lavoro si concentrò principalmente sulla tematica, cruciale nel contesto sociale irlandese, dell’abuso sui minori all’interno delle istituzioni statali e religiose.

Nata a Dublino in una famiglia con quattro figli, Mary Raftery si avvicinò al giornalismo durante gli anni dell’università. Studiando ingegneria allo UCD (University College Dublin) iniziò a scrivere e ad occuparsi di politica studentesca. Il suo primo incarico fu per la rivista In Dublin, con la quale iniziò a collaborare negli anni 70.

Passò all’RTÉ nel 1984. Il successo arrivò con l’approdo a Today Tonight, programma di approfondimento in cui le news di attualità vengono filtrate attraverso inchieste ed analisi giornalistiche. Nel 1999 venne trasmesso States of Fear, una serie di documentari firmati dalla Raftery, che indagavano la condizione dei minori all’interno di alcune scuole statali gestite da religiosi. L’inchiesta denunciò gli abusi psicologici e fisici subiti dai bambini nelle istituzioni. Sempre nel 1999, pubblicò, in collaborazione con il docente del Trinity College Eoin O’Sullivan, il libro Suffer the Little Children – The Inside Stories of Ireland’s Industrial Schools.

Nel 2002 fu la volta di Cardinal Secrets, un programma che la Raftery curò assieme a Mick Peelo per Prime Time, il quale rese pubbliche le violenze sui minori che venivano perpetrate all’interno dell’arcidiocesi dublinese. Le informazioni contenute nell’inchiesta portarono all’istituzione della Murphy Commissiono of Investigation da parte del governo con la quale nel 2009 emerse agli occhi dell’opinione pubblica internazionale lo scandalo legato alla pedofilia nelle istituzioni religiose irlandesi.

L’ultimo documentario di Mary Raftery fu trasmesso durante lo scorso settembre, si intitolava Behind the Walls e ripercorreva la storia degli ospedali psichiatrici irlandesi indagando le precarie e tragiche condizioni dei pazienti che vi erano inseriti.

La Raftery ricevette numerosi riconoscimenti in Irlanda: nel 2003 e 2005 le fu assegnato un premio dall’Irish Film and Television Awards; nel 2004 fu la volta del Justice Media Award; nel novembre dello scorso anno fu insignita dell’Irish Tatler Woman of the Year Media Award.

Nicoletta Mandolini

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