
MORTI IN SIRIA – E’ destinata a naufragare nel fallimento la missione in Siria degli osservatori della Lega Araba. Inviati dall’organizzazione per monitorare le manifestazioni popolari e il trattamento dei civili da parte delle forze di sicurezza del presidente Bashar al Assad, nel tentativo di porre un argine alle repressioni sanguinose dei mesi scorsi, oggi gli osservatori si trovano a fare i conti con i dati del pesante bilancio diffuso dalle Nazioni Unite: dall’arrivo degli osservatori della Lega Araba, il 23 dicembre scorso, in Siria sono morte 400 persone. Un bilancio decisamente fallimentare, forse proprio per questo una settimana fa la Lega Araba aveva chiesto aiuto all’Onu.
Anche oggi è stata una giornata di sangue. Nel giorno del discorso del presidente Assad, che ha continuato ad accusare il complotto esterno da parte dell’Occidente, e in cui anche alcuni osservatori della Lega Araba sono rimasti feriti, si sono registrati 31 morti tra i civili siriani. Lo hanno riferito i Comitati di coordinamento locale degli attivisti. Tra le vittime c’è anche una bambina di soli quattro mesi, Afef, arrestata due settimane fa insieme ai genitori e restituita cadavere allo zio.
Redazione
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