
LIBERALIZZAZIONI PER SETTORE BENZINA – In questi giorni la parola d’ordine è liberalizzazioni. Il programma di aperture annunciato dal governo nel quadro delle misure definite ‘cresci-Italia’ dal premier Mario Monti sta facendo discutere e ha suscitato il disappunto di alcune categorie: in prima fila a dare battaglia ci sono i tassisti, che hanno annunciato la convocazione di uno sciopero nazionale per il 23 gennaio prossimo.
Ma le nuove misure non andranno a toccare solo taxi e farmacie. Come si apprende in queste ore, la prima bozza del decreto prevede la rottura dei tradizionali contratti di esclusiva che ancora legano le compagnie petrolifere ai gestori dei distributori di benzina. Se il testo verrà approvato, infatti, i titolari degli impianti potranno scegliere di rifornirsi presso “qualsiasi produttore o rivenditore” e verranno pertanto annullati eventuali contratti che implichino “forme di esclusiva nell’approvvigionamento”.
Il decreto sulle liberalizzazioni prevede inoltre la possibilità di mettere in vendita presso i distributori di prodotti alimentari, tabacchi e giornali e include la possibilità di riscatto dei distributori stessi da parte dei gestori fino a un terzo della proprietà, al fine di incoraggiare “le dinamiche concorrenziali e l’efficienza della rete”.
Redazione online
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