Siria: presto nuove sanzioni dall’Ue. Osservatore della Lega Araba si dimette dall’incarico

Manifestazione Siria

SIRIA SANZIONI UE – In Siria continuano le violenze, un osservatore della Lega Araba si è ritirato e l’Ue continua a minacciare sanzioni.
La violenza del regime siriano è inaccettabile. La Ue aumenterà le sue sanzioni fin quando la repressione non terminerà“. Queste le parole di Villy Soevndal, ministro danese degli Esteri a seguito delle ultime restrizioni che l’Unione europea aveva approvato contro Damasco solo il 2 dicembre scorso. Le sanzioni economiche però non sono l’unica arma che l’Ue sta sfruttando per scoraggiare il presidente siriano, infatti oltre al congelamento dei beni e dei visti di Assad, attualmente sono in vigore misure di embargo inerente la tematica petrolio.

Intanto è giunta notizia da al Jazira che Anwar al Malek, uno degli osservatori operanti nella Lega Araba, si è dimesso dal suo incarico con la motivazione di avere l’impressione di servire il regime di al Assad. Sembra davvero essere destinata a naufragare nel fallimento la missione in Siria degli osservatori della Lega Araba. Inviati dall’organizzazione per monitorare le manifestazioni popolari e il trattamento dei civili da parte delle forze di sicurezza del presidente Bashar al Assad, nel tentativo di porre un argine alle repressioni sanguinose dei mesi scorsi, oggi gli osservatori si trovano a fare i conti con i dati del pesante bilancio diffuso dalle Nazioni Unite: dall’arrivo degli osservatori della Lega Araba, il 23 dicembre scorso, in Siria sono morte 400 persone. Un bilancio decisamente fallimentare, forse proprio per questo una settimana fa la Lega Araba aveva chiesto aiuto all’Onu.

Redazione online

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