Dl liberalizzazioni: Mario Monti rivoluziona le categorie protette, a Napoli taxisti occupano piazza Plebiscito

Mario Monti e Angela Merkel a Berlino

 

 

GOVERNO MONTI – Nell’incontro di ieri con la cancelliera Angela Merkel il premier Mario Monti ha preannunciato il piano di liberalizzazioni che a breve sarà discusso e approvato in Parlamento. Ma partiti e categorie sono in fermento alla vigilia di una manovra coraggiosa e che finora nessuno ha avuto il coraggio di sfiorare. Pd e Terzo Polo si dicono favorevoli e chiedono al governo di procedere senza tentennamenti al fine di debellare privilegi e monopoli di certe categorie sin troppo protette. Il Pdl, pur dicendosi favorevole, pretende un “indispensabile confronto” con l’esecutivo tecnico e si appresta a presentare un proprio pacchetto di proposte in tema di liberalizzazioni, dato che in alcune categorie oggetto della ‘rivoluzione’ c’è un ampio bacino di voto in sostegno del centrodestra. Angelino Alfano chiede di coninvolgere in primis i poteri forti come energia, ferrovie, autostrade, acqua e servizi pubblici, senza troppo accanirsi su taxi e farmacie. Il capogruppo pidiellino alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha dichiarato che “si deve trattare di reale innovazione e non di un tentativo di omicidio, come quello evocato in questi giorni dal neo-giacobino sottosegretario Catricalà”.

L’esponente del Pd, Francesco Boccia, spera che non ci siano passi indietro da parte del governo Monti e consiglia di cominciare a deregolamentare a paritre dai colossi di energia, carburanti e seervizi pubblici per poi passare alle altre categorie minori, senza esclusione di colpi: “Le frasi del presidente Monti ci rassicurano – ha affermato Francesco Boccia -, dunque ci auguriamo che, dopo alcune incertezze, il governo sia in dirittura d’arrivo per il varo di norme essenziali per il futuro del nostro paese sulla libera concorrenza”.

Intanto l’annuncio del pacchetto di liberalizzazioni da parte del Professore sta scatenando già le prime proteste delle categorie. Da ieri sera piazza del Plebiscito a Napoli è invasa da centinaia di taxisti che si dicono contrari alla liberalizzazioni delle licenze: una sorta di antipasto in vista dello sciopero nazionale dei taxisti proclamato per il prossimo 23 gennaio.

 

Luigi Ciamburro

 

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