Monti riferisce alla Camera sull’incontro con Merkel e gli impegni europei

Mario Monti

MONTI ALLA CAMERA – Il Presidente del Consiglio Mario Monti è intervenuto oggi alla Camera dei Deputati per l’informativa sull’incontro a Berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel e sugli sviluppi e le prospettive della politica europea. Monti ha parlato dell’importanza della disciplina di bilancio in Europa e del nuovo trattato sul cosiddetto “fiscal compact”, che verrà discusso al prossimo Consiglio europeo del 29 gennaio, “anticipato per motivi tecnici”, ha precisato Monti (inizialmente era programmato per il 30 gennaio). “L’Italia deve giocare un ruolo attivo per contribuire a condurre l’Europa lungo un cammino di stabilità e crescita”, ha affermato il Presidente del Consiglio. “È quasi indissociabile – ha spiegato Monti – l’azione che conduciamo all’interno, con le politiche di risanamento e crescita, rispetto ad azione che cerchiamo di svolgere in Europa per spingerla su un cammino di stabilità e crescita“.

Dunque la disciplina di bilancio, è importante per Monti, “ma ora è il tempo di concentrarsi sulla crescita“; proprio su questo tema, ha sottolineato il premier, il Consiglio europeo dello scorso ‘8-9 dicembre è stato “soddisfacente a metà”. E proprio perché il governo italiano spinge per la crescita in Europa, è “fondamentale contare sul contributo del parlamento”. “Non si tratta di far tornare la crescita tornando a comportamenti di disavanzo“, come accadeva in passato, ha aggiunto il premier, “ma si tratta di sfruttare tutto il potenziale che un continente integrato può dare per crescere di più e questo finora non è stato fatto e non è stato fatto dai principali stati membri”.

Monti ha poi detto che l’Italia sta negoziando affinché nel nuovo patto di bilancio per salvare l’euro si eviti di introdurre “vincoli più rigidi, limiti procedurali, o ulteriori sanzioni” riguardo alla finanza pubblica. Quindi ha precisato il premier, dopo l’approvazione del “fiscal compact”, con le nuove regole europee che introducono il pareggio di bilancio in Costituzione, è probabile che la Bce, pur nella sua “indipendenza”, si sentirà “più rilassata”, quindi più libera di intervenire in soccorso dei Paesi in difficoltà.

Redazione

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