Ultimatum degli Usa all’Iran su Hormuz: Teheran come Baghdad?

L'Ayatollah Ali Khamenei

USA MINACCIANO INTERVENTO IN IRAN – E’ ancora incandescente e gravida di tensione l’aria nel Golfo Persico. I rapporti tra Iran e Usa restano tesi, a causa del rifiuto di Teheran di bloccare il programma nucleare: la comunità internazionale è sul punto di varare nuove sanzioni contro il regime di Mahmud Ahmadinejad, che da parte sua minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz, snodo fondamentale per il trasporto marittimo del petrolio. In queste settimane è andato in scena un serrato botta e risposta tra l’amministrazione statunitense e il governo iraniano, che fa avvicinare sempre di più l’ipotesi di un intervento militare americano contro la Repubblica islamica: di giorno in giorno, in partica, si moltiplicano le possibilità che l’Iran possa essere il nuovo Iraq.

D’altra parte il ruolo chiave rivestito da Teheran sullo scacchiere internazionale è troppo importante perché gli Usa non mostrino interesse alle vicende iraniane, come dimostrano il sostegno statunitense allo scià Reza Pahlavi, al potere prima della rivoluzione islamica del 1979 e il discorso tenuto due decenni più tardi, in seguito all’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, dall’allora capo della Casa Bianca George W. Bush sul cosiddetto ‘asse del male’ composto da Iran, Iraq e Corea del Nord.

Ad appena un mese dal ritiro ufficiale dei militari americani dal territorio iracheno, dunque, le truppe statunitensi potrebbero essere inviate di nuovo in medio oriente. A far avvicinare ulteriormente questa possibilità arriva oggi l’avvertimento inviato oggi dall’amministrazione Obama all’Ayatollah Khamenei. Il New York Times riferisce di un contatto tra la massima autorità religiosa iraniana e la Casa Bianca: il governo di Washington ha infatti avvertito che in caso di chiusura dello Stretto di Hormuz, gli Usa non esiteranno a rispondere.

Tatiana Della Carità 

Con direttanews.it sei sempre al centro delle notizie, clicca QUI e diventa fan