LA SVEZIA E IL VELO ISLAMICO – Gli insegnanti delle scuole svedesi potranno vietare ad alcune studentesse di indossare il niqab, il velo islamico che lascia scoperti solo gli occhi. A stabilirlo è stata l’Agenzia Nazionale Svedese per l’Educazione, che nelle linee guida diffuse nelle scuole del paese ha introdotto una regola che senza dubbio farà discutere. Spetterà dunque agli insegnanti la decisione finale: se il niqab verrà considerato un ostacolo all’interazione tra professore e alunno, allora in quel caso potrà essere vietato.
L’Agenzia Nazionale Svedese per l’Educazione raccomanda il massimo della tolleranza. Soddisfatto il ministro dell’Istruzione Jan Björklund, secondo il quale le nuove linee guida “danno proprio quello spazio di manovra di cui le scuole hanno bisogno. In molti casi, il niqab impedisce le che le due persone possano vedersi in faccia e questo danneggia l’interazione tra alunno e insegnante”.
Per il ministro Björklund si tratta di una piccola vittoria personale. Oltre a guidare il dicastero dell’istruzione, Jan Björklund è anche leader dei Liberali, partito che da tempo chiede norme più stringenti riguardo al velo. Il ministro aveva già avuto modo di dire a un’emittente radiofonica svedese che “l’insegnamento è comunicazione. È sbagliato consentire abbigliamenti che coprono il volto”.
Tutti contenti, allora? No. Il Partito della Sinistra Svedese, ad esempio, ha criticano le decisioni prese dall’Agenzia Nazionale Svedese per l’Educazione. “E’ un’indicazione pessima” ha commentato Rossana Dinamarca, “perché consentirà a ogni singolo docente di stabilire se sarà consentito o meno indossare il velo”.
Antonio Scafati