Vigile ucciso a Milano: trovato il suv killer, ma il proprietario è irreperibile


VIGILE UCCISO A MILANO – E’ stato ritrovato il Suv che giovedì sera ha ucciso volontariamente il vigile urbano Niccolò Savarino, 42 anni, nel quartiere Bovisa a Milano. Il procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato ha detto che è stato “identificato il proprietario del Suv, che però risulta irreperibile”. Il proprietario de veicolo e la persona che era con lui al momento dell’investimento, sono ritenuti i responsabili dell’uccisione del vigile, ma secondo gli inquirenti sarebbero già all’estero. I sospettati sarebbero due nomadi. L’auto che ha investito e ucciso Savarino è una Bmw X5.

Giovedì pomeriggio Niccolò Savarino era in servizio in via Varè, nel quartiere Bovisa, quando davanti ad un parcheggio ha notato un camper della comunità di nomadi, che da tempo staziona sul posto, sporgere in modo tale da intralciare il passaggio delle vetture. Il vigile si è rivolto ad un anziano rom per chiedere di spostare il camper, quando improvvisamente è arrivato il Suv nero che, passando con forza tra i veicoli del parcheggio, ha investito l’anziano nomade passandogli sopra un piede. A quel punto Savarino, con un collega, ha inseguito il Suv in bicicletta, riuscendo a trovare un passaggio tra le auto del parcheggio e bloccando la strada al veicolo che tentava di dileguarsi. Tuttavia, quando il conducente del Suv si è trovato il vigile urbano di fronte a sbarrargli la strada, non si è fermato e l’ha investito volontariamente, uccidendolo. Il vigile è stato trascinato per 300 metri. Quando sono arrivati i soccorsi era ancora vivo, ma è morto durante il trasporto in ospedale

La Lega ha subito scatenato polemiche anti-rom, accusando la sinistra al governo della città e il sindaco Giuliano Piasapia. “C’è una sinistra che è al potere a Milano che continua a raccontarci che bisogna abbracciarli, i rom. Io sono stanco di questa gente che fa reati, che non vuol entrare in un sistema nel quale la gente civile non va in giro ad investire poliziotti”, ha attaccato il presidente del consiglio regionale lombardo, Davide Boni. Ha rincarato la dose anche il leghista Matteo Salvini, secondo cui l’amministrazione comunale ha “voluto seminare buonismo. Quello che raccogliamo sono solo delinquenti. Io non voglio criminalizzare un’intera comunità ma i campi non vengono sgomberati, e i nomadi si sono rimoltiplicati. Questa è la politica del sorriso di Pisapia”.

Il sindaco, intanto, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Niccolò Savarino e ha offerto la sua assistenza legale gratuita alla famiglia della vittima nel processo contro i responsabili.

Redazione

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